Enna, stalker agli arresti domiciliari continua a molestare donna attraverso i social network sequestrato telefono cellulare ed ogni altro strumento informatico

“Enna, contravviene al divieto di comunicare con la vittima che per mesi aveva già seguito pedinandola per la città, sotto casa, e persino sul luogo di lavoro, nonché tempestandola di telefonate; nonostante l’ulteriore aggravamento del provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento l’uomo continua a tartassarla con telefonate e messaggi, divenendo destinatario della più grave misura degli arresti domiciliari; ancora, l’uomo non si arrende e continua a molestare la donna attraverso i social network i fatti determinano il Giudice ad emettere un provvedimento di sequestro preventivo del telefono cellulare ed ogni altro strumento informatico o di comunicazione: la Polizia di Stato sequestra cellulare smartphone e scheda sim ad uno stalker”

Nella giornata odierna, gli uomini della Squadra Mobile di Enna – diretti dal Vice Questore Aggiunto dott. Gabriele Presti e coordinati dal Commissario Capo dott. Emanuele Vaccaro – hanno proceduto a sequestrare cellulare smartphone e scheda sim – in esecuzione del decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. c/o il Tribunale di Enna – di Pappalardo Mirko Giuseppe, classe 1976, pregiudicato anche per reati specifici, gravemente indiziato del reato di atti persecutori, ex art. 612 bis, nei confronti di una donna, libera professionista.

In particolare, l’iniziale misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi frequentati dalla donna emanato a carico del PAPPALARDO, scaturiva dal comportamento dell’uomo, il quale in più occasioni si era appostato sotto casa della donna e dove ella svolgeva la sua professione, chiamandola insistentemente al telefono, nonché pedinandola per la città, in auto ed a piedi. Il comportamento ossessivo aveva ingenerato nella donna forte timore per la sua stessa incolumità, costringendola a dover essere guardinga ed impaurita.

Il reiterarsi degli atti persecutori commessi dall’uomo in danno della vittima, nonostante la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, determinavano gli organi inquirenti, ed in particolare la Procura della Repubblica di Enna – nella persona del Sost. Procuratore dott. Francesco Lo Gerfo che coordina le indagini – ritenendo aggravate ed attuali le esigenze cautelari, ad avanzare ed ottenere presso il Giudice per le Indagini preliminari il provvedimento maggiormente afflittivo della misura degli arresti domiciliari a carico dello stalker, che pertanto veniva arrestato dai poliziotti.

Nonostante la grave restrizione, l’uomo continua a molestare la donna attraverso i social network, facebook e whatsapp ed il ripetersi dei fatti determinano il Giudice ad emettere un provvedimento di sequestro preventivo del telefono cellulare ed ogni altro strumento informatico e/o di comunicazione.

Pertanto, gli uomini della Squadra Mobile rintracciavano l’uomo, procedendo al sequestro del cellulare e della scheda sim dello stalker.