“Povera città” di Enna: al Comune si gioca sui cittadini facendosi i dispettucci. Il Sindaco lancia sfida

Enna. Continua il botta e risposta tra Consiglieri comunali che appoggiano il primo cittadino Maurizio Dipietro ed i Consiglieri del PD e pentastellati.
Non hanno capito che ai cittadini le loro stupide beghe, vanno solo a discapito della comunità, vanno proprio a “fregare” i loro compaesani. Questa guerra sul bilancio il “popolo” non la capisce, e giustamente pensa che sia proprio il caso che vadino tutti a casa, anche la città di Enna ha necessità di una forte sterzata.
Al fine di informare, quella parte di cittadinanza che ancora resiste a leggere le loro “malefatte” (in tutte le direzioni) l’ultima boutade, che riportiamo proprio per cercare di fare divertire gli appassionati di questo grande e -ripetiamo- teatrino, in particolare condotto da chi ancora non ha digerito l’ultima sconfitta elettorale comunale (riferimento ai consiglieri del PD e loro burattinai). Sala Euno è poco distante al teatro Garibaldi (pur avendo stesso ingresso) evitiamo di farne un tutt’uno.

Questo in ordine di tempo l’ultomo documento dei Consiglieri: Maurizio Bruno, Rosalinda Campanile, Miriam Colaleo, Francesco Comito, Dante Ferrari, Giusy Firrantello, Cesare Fussone, Giuseppe La Porta, Giusy Macaluso, Gaetana Palermo e Biagio Scillia.
“Cari cittadini,
Ad Enna sembra non finire mai la campagna elettorale e sembra di assistere a piccole azioni punitive nei confronti della città, forse rea di avere scelto Dipietro e tutta la sua squadra di governo, piuttosto che il candidato ED.
Quello che è accaduto, non ha altre spiegazioni.
1) Perché, dopo tanto impegno profuso dall’ass. Colianni, privare il bilancio di introiti derivanti dalla tassa di soggiorno che sarebbero gravati solo sui turisti e sarebbero stati reinvestiti interamente nel settore turistico, che ne ha tanto di bisogno? (Abbiamo tentato in ogni modo di non perdere questa occasione con una richiesta urgente di capigruppo, con la disponibilità del presidente ff Gloria e la presenza dei 5 stelle, capogruppo Cappa in fuga)
2) Perché privare il bilancio di circa € 180.000 da spendere in città e per la città, e scegliere di agevolare famiglie benestanti (circa 250) esentandoli dal pagamento dell’IRPEF?
3) perché emendare in aula la proposta dell’Ass Scillia, condivisa dallo stesso correttamente nelle commissioni, senza nessun confronto deontologico/istituzionale?
La ragione è solo una, ha il solo obiettivo di frenare l’azione di governo della città che va invece veloce ed andrà ancora più veloce.
28 milioni di euri di finanziamenti reperiti all’esterno, metteranno in moto l’economia in crisi, oltre a migliorare il volto di una città a lungo trascurata dalla precedente amministrazione che piuttosto che reperirli, i finanziamenti li perdeva.
La città soffrirà moltissimo a causa della manovra vendicativa sull’Irpef, voluta e votata dai consiglieri Amato, Arena, Cappa, Cuci, Fiammetta, Gloria, Guarasci, Marco, Marino, Potenza, Savoca, Solfato e Timpanaro, astenuto Vasapollo che invoca esenzioni per fasce di reddito).
A soffrirne saranno i settori nevralgici della città, proprio quelli che portano turismo e muovono l’economia.
A proposito della maggioranza perduta:
Noi la maggioranza NON L’ABBIAMO MAI AVUTA. Le responsabilità degli atti consiliari gravano interamente sulla maggioranza consiliare.
Invero, cinque consiglieri, più responsabili degli altri, decisero di non votare quella sfiducia politica, frutto del solito rancore, e per questi mesi hanno continuato a sostenere l’azione di governo.
All’ultimo consiglio, Colaleo resta ferma sulle posizione e ha votato correntemente le proposte dell’amministrazione, De Rose e Lo Giuduce erano giustificatamente assenti, Cuci e Savoca hanno votato il punto sulla TARI come proposto dall’amministrazione ed il punto sul taglio IRPEF,come l’opposizione. Fluidità consiliare, tipica della, politica contemporanea caratterizzata dall’assenza di riferimenti politici forti che un tempo creavano legami permanenti, oggi perduti.
Abbiamo assistito al populismo più volgare, visto trasformare battute ironiche in documento politici, ascoltato consiglieri urlare in aula con toni e comportamenti da stadio.
Subiamo continui attacchi sulla riforma, da noi voluta, sui rifiuti da parte dei veri eredi politici del danno più grande perpetrato alla nostra collettività.
Gli stessi che NON hanno votato la delibera TARI per l’abbassamento delle tariffe (5 stelle inclusi) con una motivazione che provoca ilarità (si poteva fare di più, ma non lo propongono però)
Noi vogliamo fare chiarezza su questo, invitando l’opposizione (5 stelle, pd e indipendente i vari) e ASSOCONSUMATORI , sia ad un confronto pubblico, sia a partecipare SENZA PAURA, all’istituzione di una commissione consiliare che faccia luce su tutto il percorso rifiuti. I cittadini che pagano, hanno il diritto di sapere.
Ci siamo candidati per cancellare le vecchie logiche clientelari della politica, per superare i vecchi schemi oltre che per prenderci cura della nostra città come stiamo facendo.
Non cambiamo idea.
Andiamo in aula con proposte per la città, chi ha senso di responsabilità le vota, chi è interessato a fare la guerra alla città, non a Dipietro sia chiaro, le boccia.
Noi non apriremo mai nessuna stagione di baratti e compromessi, non ribalteremo la composizione politica uscita dalle urne, abbiano un patto con la città e non saremo noi a tradirlo, mai!
Confidiamo nella presenza di consiglieri comunali capaci e liberi di sapere scegliere di stare dalla parte della città, allontanando da se i cattivi consigliori, gli stessi che hanno governato per decenni questo territorio, anche da dietro le quinte, con i risultati di arretramento economico e culturale che sono sotto gli occhi di tutti.
Il mov 5 stelle, adesso investito di responsabilità di governo, non più caratterizzato dal veto di incomunicabilità con tutte le altre forze politiche, dia una mano all’azione di governo per la città, piuttosto che contaminarsi con una storia di vendette che non appartiene al loro movimento.
Il nostro percorso continua, per la città, non ci fermeranno gli atti di sciacallaggio politico di coloro i quali non si rassegnano a svolgere il ruolo di opposizione e vogliono vendicarsi sui cittadini!”.

Qui di seguito si riporta una dichiarazione del Sindaco di Enna:

“La nota del gruppo del PD è un intollerabile misto di demagogia e pressapochismo da parte di chi mente sapendo di mentire nel tentativo di carpire la buona fede dei cittadini.
Tanto per cominciare, il Piano di Gestione sul quale si basa l’attuale servizio dei rifiuti e la relativa tariffa, che i consiglieri democratici dicono di non avere potuto modificare perché a loro sconosciuto, è esattamente quello che è in loro possesso da più di un anno, essendo praticamente identico a quello del 2017, se non per tre modifiche che sono state ampiamente illustrate e che non ne mutano l’impianto generale.
Viene poi da sorridere al pensiero dei consiglieri democratici che sarebbero in grado di garantire un abbassamento della tariffa del 30%, cosa palesemente irrealizzabile e irrealistica.
Ma tale affermazione appare ancora più grottesca provenendo da coloro che condividono lo stesso percorso politico dei protagonisti dello sfascio del sistema basato sugli ATO rifiuti e che hanno evitato la galera solo la grazie alla prescrizione.
Personaggi che hanno determinato con la loro “mala gestio” una voragine debitoria che potrebbe superare i 150 milioni di euro e che, una volta fallito l’ATO Rifiuti, avrà refluenze nefaste sul bilancio comunale e, quindi, sui cittadini, con buona pace dell’innalzamento della soglia di esenzione dell’addizionale IRPEF sulla quale ho già avuto modo di dire come la penso.
L’ATO Rifiuti è ormai destinato al fallimento e sarà mia premura portare le relative carte all’attenzione della Procura della Repubblica affinché tutte le responsabilità vengano individuate e perseguite.
Di fonte a tutto ciò non posso che rinnovare la mia sfida pubblica al gruppo del PD a fare chiarezza una volta per tutte sul sistema rifiuti nella nostra città, confrontandoci sull’esperienza passata e su quella attuale in termini di efficacia e di economicità del servizio.
Per fare questo il gruppo del PD può dare il proprio assenso alla costituzione di una Commissione speciale di inchiesta da me già proposta oppure partecipare ad un confronto pubblico, aperto alla città, che affronti l’intera tematica.
Li sfido, quindi, pubblicamente a riportare al centro del dibattito cittadino la verità dei fatti che, ne sono certo, smaschererà la demagogia e le palesi falsità utilizzate a piene mani dai consiglieri democratici”.