Supercalcolatore contro le malattie genetiche

Vede la luce LITBIO, l’avanzato Laboratorio Interdisciplinare di Tecnologie Bioinformatiche con sede a Milano, per il quale, in questi giorni, viene installato presso il CILEA un supercomputer – progettato dall’azienda italiana EUROTECH – tra i più potenti al mondo. Il supercalcolatore avrà, infatti, una potenza di calcolo di 3 Teraflop ed entrerà nell’elenco delle venti macchine più potenti del mondo in questo settore, permettendo all’Italia di rivestire un ruolo di primo piano nel campo della bioinformatica.

La bioinformatica è la disciplina nata per rispondere alle sfide poste dalla genomica, dalla proteomica, dalla farmacogenomica e, in generale, da tutti i settori di frontiera della biologia. Ad essa è affidato il compito di rendere possibile l’analisi di enormi quantità di dati, come pure la simulazione di eventi complessi.

LITBIO contribuirà a rispondere a grandi interrogativi della genomica e della proteomica. I dati prodotti dal sequenziamento del genoma umano, infatti, devono essere confrontati per ricostruire l’evoluzione di singoli geni. Solo in questo modo è possibile aprire la strada a nuove terapie. Dal canto loro, le ricerche sui prodotti dei geni, le proteine, richiedono simulazioni tridimensionali estremamente complesse. Un altro settore di impiego è quello della progettazione di nuovi farmaci. Il supercomputer utilizza strutture di calcolo, hardware e software particolari e ottimizzate, per l’elaborazione di algoritmi specifici per la bioinformatica.

Renato Dulbecco, premio Nobel per la Medicina, ha così commentato la nascita di questo nuovo centro di ricerca scientifica: “L’informatica oggi è alla base di tutta la biologia, in quanto soltanto un’elevata potenza di calcolo è in grado di consentire lo studio approfondito delle proteine, dei geni e di tutti quei fenomeni che si verificano su di essi e che necessitano del supercalcolo per essere analizzati approfonditamente”.

I ricercatori potranno accedere a tutte le risorse disponibili anche dall’esterno, grazie a interfacce collegate mediante la Grid (l’avanzatissima rete che consente un trasferimento di dati molto più veloce ed efficiente di quello reso possibile dal web).

Il LITBIO verrà supportato da ricercatori provenienti dal settore pubblico e privato,da dottorandi, ma ai lavori del progetto parteciperanno anche professionisti di fama internazionale europei, americani e canadesi. E’ prevista, inoltre, la creazione di una “start-up” già nel corso dei primi tre anni del progetto.

Il nuovo Laboratorio è frutto degli sforzi congiunti di ricercatori del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), del Ceinge (l’Istituto di Biotecnologie Avanzate presso l’Università di Napoli Federico II), del Cilea (Consorzio Interuniversitario Lombardo per L’Elaborazione Automatica), dell’Istituto Telethon Dulbecco, dell’Infn (Istituto nazionale di Fisica Nucleare), delle Università di Camerino, Genova e Padova, e di Eurotech. Alla guida del LITBIO sarà Luciano Milanesi, dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Cnr di Milano, nell’ambito di una collaborazione con il Cilea. Insieme con lui opereranno Marco Muselli (Istituto di Elettronica e Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni del Cnr di Genova), Giovanni Paolella (Ceinge), Emanuela Merelli (Università di Camerino), Francesco Beltrame (Cba-Dist Università di Genova), Paolo Romano (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Genova), Mirco Mazzucato (Infn) e Giampietro Tecchiolli (Eurotech).

Sandra Fiore