Enna: Politica ed operazione antidroga

Enna 17/02/07 – Sulla vicenda dell’operazione antidroga “Clapton” è intervenuto Franco Nasonte, segretario comunale dello Sdi, il quale evidenzia che “Enna è una città che ha bisogno di cure non solo dal punto di vista organizzativo e politico, ma dopo i fatti gravi avvenuti in questi giorni e che hanno coinvolto parte delle gente bene della città, anche morali”. Per Franco Nasonte la “politica non può restare fuori dai fatti che hanno sconvolto la città”, anche perché qualche rappresentante politico è coinvolto nella vicenda, ma “ha il compito di capire e di ragionare sul fenomeno, non si può far finta di niente o che nulla sia accaduto”.
“Enna è una città che si sta sforzando di dimostrare di poter competere con altre realtà importanti – prosegue Franco Nasone – L’Università è un esempio tangibile dello sforzo compiuto e portato a termine. Ai cittadini ennesi interessa pochissimo o addirittura niente la forza o la consistenza elettorale dei partiti grandi o piccoli del centro sinistra, e di conseguenza le responsabilità a vario grado che esercitano nel comune capoluogo di fronte a quello che sta succedendo. Per noi socialisti, invece, diventa di fondamentale importanza capire i fenomeni di mutamento che si verificano in città, quali sono le cause, quali i motivi che hanno spinto molti giovani ad essere attratti alla cultura della morte. I nostri figli, chi frequenta l’Università, fiore all’occhiello di tutto il territorio provinciale, debbono stare al riparo da certe cose, debbono essere difesi da tutti noi”. “Se abbiamo le idee, è arrivato il momento di essere propositivi noi per primi, Diesse, Margherita e gli altri partiti, non facendo il tifo, senza motivo, per il partito di appartenenza – conclude Franco Nasonte – Il senso di responsabilità deve prevalere su tutto e su tutti, nessuno escluso. Quindi andiamo avanti, torniamo al più presto a discutere ed a dimostrare di essere persone responsabili ed in grado di mantenere gli impegni assunti con i cittadini ennesi. Sicuramente il dialogo è l’unico mezzo a disposizione dalla gente di buon senso”.