Enna: Giornalisti in ‘castigo’ al consiglio comunale

Enna. I giornalisti che solitamente seguono i lavori d’aula del consiglio comunale, da mercoledì sera, sono stati messi “in castigo”, a seguito di una decisione scarsamente intelligente da parte del consiglio comunale stesso, a seguito di un’interrogazione del consigliere del MpA, Alfredo Colianni, devono praticamente utilizzare esclusivamente il posto loro assegnato, senza potersi muovere, perché non è consentito loro utilizzare le altre stanze, che sono di stretta competenza dei consiglieri comunali. Una limitazione della libertà di informazione, che praticamente vieta ai giornalisti di poter fare interviste o sentire commenti su quanto succede all’interno dell’aula o fuori di essa, una limitazione della libertà, che non trova una giustificazione logica o una motivazione giustificata da fatti reali. Non era mai successo a sala Euno in cinquant’anni di storia dei consigli comunali, che i giornalisti fossero messi in castigo (manca solo la lavagna) non se ne capiscono le motivazioni che hanno spinto a prendere questa decisione. I consiglieri comunali dovrebbero pensare più a darsi da fare per risolvere i problemi che travagliano la città, che a pensare a limitare la libertà a chi viene al consiglio comunale a lavorare, per cercare di dare notizie e fatti che avvengono nel corso delle sedute consiliari. Il presidente del consiglio comunale, architetto Giovanni Contino, avrebbe dovuto pensarci due volte prima di portare in aula un’interrogazione di questo tipo, che sicuramente non fa onore al consiglio comunale nella sua interezza.