Enna. Al via l’interporto a Dittaino

Enna. L’area di sviluppo industriale di Dittaino ha centrato un altro obiettivo interessante perché da ieri mattina si è avviata a diventare uno dei centri siciliani più importanti per la logistica, andando a sfruttare quella che è la sua centralità geografica. Infatti, su iniziativa di un imprenditore catanese, Giovanni Chiavetta, che ha acquisito tutto l’area del tubificio Sipem, che si trova all’inizio dell’area industriale, ed ha creato un punto di riferimento ben preciso, ad appena un paio di chilometri dell’autostrada Palermo-Catania, per il deposito di materiale di qualsiasi tipo, proveniente dall’Estero e dal Nord per poi essere distribuito per tutta la Sicilia. Ieri mattina, intorno alle 10, nello spiazzale dell’ex tubificio Sipem, sono arrivati da Lucca, attraverso la stazione ferroviaria di Agira-Raddusa, cinque vagoni con materiale vario, soprattutto prodotti di carta, che erano stati richiesti da diverse aziende siciliane. Per l’occasione erano presenti il presidente dell’Asi, onorevole Gaetano Rabbito, l’imprenditore Giovanni Chiavetta, personale delle ferrovie dello Stato, che ha seguito tutte le operazioni per il trasferimento dei vagoni dalla stazione ferroviaria all’area di Dittaino, presenti molti autotrasportatori siciliani, che hanno visitato la struttura, che praticamente è diventata operativa da questa mattina. Allo stato attuale sono quattro, nell’area industriale ennese, le strutture realizzate per la logistica, a significare l’importanza che viene data a questa attività, alla quale sono interessati anche i cinesi, venuti già ad effettuare un sopralluogo, mentre si stanno procedendo le attività tecniche e burocratiche per la realizzazione dell’autoporto, che ha avuto finanziamento di 3 milioni e mezzo di euro. “ L’inizio di attività di interporto ferroviario – ha dichiarato Gaetano Rabbito, presidente dell’Asi ennese – ci consente di offrire alle nostre aziende, ma anche ad altre che fra poco si insedieranno nella nostra area industriale tantissime opportunità, ma soprattutto la centralità geografica, che consente loro di essere, al massimo in due ore, in ogni capoluogo della Sicilia. Era uno dei punti di forza del nostro programma. Ovviamente l’altro punto che intendiamo perseguire con forza, assieme al direttivo ed all’assemblea dei soci, è quello di realizzare l’autoporto, tenuto conto che sulla Palermo-Catania viaggia l’80 per cento del traffico gommato della Sicilia. Il progetto è quasi pronto, il finanziamento di tre milioni e mezzo di euro è già stato assegnato dalla Regione Siciliano, ora si tratta di accelerare tutte le pratiche burocratiche per arrivare alla conclusione di questo iter che riteniamo molto importante in vista del 2010, quando si avrà il libero mercato e la Sicilia sarà il balcone del Mediterraneo”. Soddisfatto anche l’imprenditore catanese Giovanni Chiavetta, che ha voluto questa struttura a qualunque costo, in quanto ne riconosce la utilità non solo per le due province,Enna e Catania, ma per l’intera Sicilia.