Ospedale Enna. Chiusura cardiologia. Galvagno (Pd): Urgente intervento per riapertura

Enna. Con un’interrogazione all’Assessore Regionale della Sanità, Elio Galvagno, deputato regionale del Pd, interviene duramente a proposito dell’inspiegabile chiusura del reparto di cardiologia dell’Ospedale Umberto I di Enna, che da alcuni giorni risulta chiuso per mancanza di personale medico. Un’interrogazione dai toni forti, che fa seguito a quattro precedenti tutte riguardanti la struttura ospedaliera del capoluogo, in cui Galvagno chiedeva, tra l’altro, “quali iniziative l’assessore intendesse assumere per ripristinare la legalità all’interno dell’Azienda in oggetto”.“Interrogativi – dice il deputato del Pd – che sono a tutt’oggi privi di risposta e che ora sono aggravati dall’improvvisa chiusura di un reparto cruciale per la salute dei cittadini, come quello di cardiologia”. Il deputato regionale del Pd chiede “se risponde a verità che nel predetto reparto risultano in servizio solo 5 medici su 10 in organico; se l’assessore è a conoscenza che il reparto di cardiologia gestisce anche l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica; se risulta vero che la carenza di organico del personale medico è stata determinata dal trasferimento – per mobilità – di alcuni medici; e se, soprattutto, prima di concedere la mobilità al personale medico che ne aveva fatto richiesta, il Commissario dell’Ospedale Umberto I di Enna ha messo in atto tutte le procedure necessarie per coprire i posti che si sarebbero resi vacanti, così come prevede ogni buona pratica di sana gestione di un ente”. A proposito del commissariamento, Galvagno chiede altresì all’Assessore Regionale della Sanità, Massimo Russo, “se ritenga ancora utile mantenere lo stato di commissariamento della predetta struttura ospedaliera ”. “E’ necessario – conclude il deputato del Pd – che vi sia un intervento urgente per garantire l’immediata riapertura del reparto, verificando l’opportunità di adottare dei provvedimenti nei confronti del Commissario dell’Ospedale Umberto I di Enna, il quale, pare, abbia determinato tale grave disservizio e piuttosto, di procedere immediatamente alla nomina del Direttore Generale”.