Enna: Studi di settore. Buscemi PD impegno preciso per Presidente provincia

Enna. Studi di settore e modifiche statutarie sono stati gli argomenti più importanti che sono stati trattati dal consiglio provinciale, riunitosi, mercoledì sera con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno che sarà inviato agli organi regionali e nazionali. Proprio perché l’argomento principale erano gli studi di settore, c’è stata la partecipazione del presidente dell’ordine dei Commercialisti, Corrado Rabbito, del presidente Confcommercio, Maurizio Prestifilippo, e del segretario della Confartigianato, Salvatore Puglisi. Proprio questi rappresentanti, nei loro interventi, hanno evidenziato le tante anomalie che sono state registrate e che pongono Enna alla pari di Roma, Milano, Bologna con notevoli danni per gli operatori commerciali ennesi, che dovrebbero pagare le stesse somme che pagano i colleghi di città più importanti. Allo stato attuale tutti i tentativi fatti con l’Agenzia regionale delle Entrate e con il ministero di competenza non hanno sortito alcun effetto e vedere Enna, inserite nel gruppo III assieme alle grandi città del nord è sicuramente un paradosso, che deve essere eliminato, perché alcuni parametri come il numero dei laureati oppure il numero delle auto circolanti non possono essere punti di riferimenti ben precisi, quando poi non viene considerato che Enna si trova al primo posto come indice di disoccupazione. “E’evidente – ha sostenuto Gaetano Rabbito, presidente dell’ordine dei Commercialisti – che i dati sono errati, quindi, vanno corretti. Abbiamo più volte denunciato queste anomalie per i gravi danni che comportano alle imprese, ma senza risultato. E’ chiaro che la politica deve fare la sua parte”. “Gli studi di settore, inoltre – ha spiegato Maurizio Prestifilippo – non costituiscono di fatto una prova certa di reddito”, mentre Salvatore Puglisi della Confartigianato ha chiesto la costituzione di un osservatorio provinciale sulle politiche di sviluppo in grado di capire e valutare l’andamento economico provinciale. “Un osservatorio al quale dovrà partecipare il partenariato pubblico e sociale potrà fare da cassa di risonanza per l’osservatorio regionale – ha sostenuto Massimo Greco, presidente del consiglio – Solo in questo modo si potrà intervenire per evitare tali storture”. Maggioranza e minoranza chiedono al Presidente della Provincia di coinvolgere l’intera deputazione per sollecitare un incontro presso il Ministero e acquisire i parametri che hanno classificato Enna nella classe III.
Il Consigliere del PD, Paolo Buscemi, tiene a precisare che con l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno fa presente che il Consiglio ha voluto dare un impegno ben preciso al Presidente Monaco, in quanto non si è solo consumato un semplice atto di solidarietà verso una categoria produttiva fondamentale per il territorio, bensì si è chiesto di intraprendere una iniziativa forte presso il Ministero dell’Economia, al fine di ottenere una revisione degli studi di settore che abbia carattere retroattivo e che permetta alle Associazioni di categorie di conoscere i parametri che hanno portato la provincia di Enna a questi determinati valori. Per questo motivo, continua Buscemi, si è fatto un passo avanti, ma si attende una decisa e concreta risposta dell’Amministrazione provinciale sugli impegni che il Consiglio ha dato, tenuto conto della forza presenza delle varie Associazioni di categorie, Ordine Commercialisti, Ragionieri e Consulenti, che hanno plaudito all’iniziativa e che adesso nutrono fiducia e speranza dell’azione intrapresa a garanzia delle attività produttive e di tutti i lavoratori dei comparti. Paolo Buscemi conclude che sarà attendo e vigile affinché l’Amministrazione porti avanti le varie problematiche per una soluzione definitiva del problema, in considerazione che il Presidente Monaco dovrà nei prossimi giorni convocare la deputazione nazionale, regionale ed il Sindaco del capoluogo per avere elementi risolutivi e precisi.

Ordine del giorno
Revisione studi di settore studi di settore nella Provincia di Enna

Premesso Che :
– La disciplina degli studi di settore è stata introdotta nel nostro ordinamento dall’art.62_bis del D.L. 30 agosto 1993 n.331, convertito dalla legge 29 ottobre 1993 n.427
– Gli studi di settore sono uno strumento statistico matematico e che sono nati dalla collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria ed il contribuente, sono sia uno strumento di accertamento ,in quanto servono all’Amministrazione finanziaria per la propria attività di controllo , sia un ausilio al contribuente, per valutare la propria situazione economica , anche a confronto con quella degli altri contribuenti.
– Con il Decreto del 6.03.2008, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, al fine di meglio individuare le peculiarità determinate dal luogo di svolgimento delle attività economiche, ha aggiornato, le aree territoriali, ed a tal fine, il territorio nazionale, per gli studi di settore, e’ stato suddiviso in 5 aree omogenee, tenendo conto dei seguenti parametri: grado di benessere, tasso di imprenditorialita’, struttura economica, grado di sviluppo dei servizi e livello di scolarizzazione.
– Di conseguenza, i comuni che presentano le stesse caratteristiche, sono stati messi nello stesso gruppo. Sulla base di tali elaborazioni, Enna, (con stupore e meraviglia degli operatori locali) e’ stata inserita nel gruppo 3, che individua le AREE AD ELEVATA URBANIZZAZIONE CON NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE – ISTRUZIONE SUPERIORE – SISTEMI LOCALI CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI.
– Al Gruppo 3 appartengono a titolo esemplificativo i seguenti comuni BRESCIA, MANTOVA, CREMONA, COMO,MILANO, MONZA, SIRMIONE, VARESE, ROMA, BOLOGNA ETC, ed anche Enna
– Nel mese di Giugno, le associazioni di categoria, rappresentanti le imprese del commercio, dell’industria, dell’artigianato e della cooperazione, di concerto con l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Enna, attraverso l’intervento del Prefetto di Enna, hanno incontrato il Direttore regionale dell’Agenzia delle entrate, per contestare le risultanze a cui era pervenuto il Ministero nella costruzione degli indici sugli studi di settore e che penalizzano le imprese con sede ad Enna.
– Su esplicita richiesta delle associazioni di categoria, il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, richiedeva all’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale dell’accertamento, i dati che la società So.Se., società incaricata dal Governo di realizzare gli studi di settore che attraverso il sistema softwer GE.RI.CO consente di rilevare con specifiche procedure il fattore “territorialità” in modo da incidere nella procedura di calcolo con “Funzione di regressione”, aveva utilizzato e per i quali Enna era stata classificata nelle stesso gruppo delle città più ricche d’Italia.

Rilevato che:
– A distanza di circa 3 mesi, in data 25 Settembre, presso l’Agenzia delle Entrate di Enna, si è tenuta la riunione del gruppo di lavoro dell’Osservatorio degli studi di settore, per approfondire la problematica del caso di Enna. Alla riunione, in cui erano presenti i Direttori delle Agenzia delle Entrate di Enna e Ragusa, i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno appreso che, i dati già richiesti dal Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, non erano stati ancora forniti dagli Uffici competenti.
– La presenza dei dati è indispensabile per il proficuo lavoro dell’Osservatorio, perché soltanto partendo dalle elaborazioni fatte dalla So.Se. è possibile capire se sono stati commessi errori nell’utilizzo degli stessi e che hanno comportato la classificazione di Enna nello stesso gruppo di città più ricche ed eventualmente contestarli.
– Un ulteriore riunione del 18/11/2008 dell’osservatorio Regionale degli studi di Settore si è conclusa con la comunicazione da parte del Direttore dell’osservatorio che la SO Se non può rendere pubblici i dati con cui ha classificato Enna in Cluster N 3.
– L’Agenzia delle Entrate di Enna continua gli accertamenti a carico delle aziende artigianali e commerciali utilizzando degli studi di settore elaborati dalla So.se e la cui correttezza non è stato possibile verificare.

Tenuto conto:
– Dello stato di crisi dovuto alla caduta della capacità di acquisto dei consumatori, che a causa della grave crisi internazionale e delle conseguenti misure restrittive adottate da tutti gli istituti credito , dell’alto tasso di disoccupazione della nostra provincia tutti fattori che si ripercuotono sulla domanda di beni e servizi con conseguenti gravi riduzioni di fatturato per le imprese commerciali e artigiane della Provincia di Enna che da anni ormai sono al collasso.

Si impegna il presidente della provincia a :
1. Recarsi presso il Ministero dell’economia al fine di ottenere i dati che hanno permesso alla SoSe di classificare Enna nel Gruppo 3 come “ area ad elevata urbanizzazione con notevole grado di interesse- istruzione superiore – sistemi locali con servizi terziari evoluti.” E di rivedere i parametri di riferimento per l’elaborazione degli studi di settore, tenendo conto della reale situazione socio economica della provincia di Enna.
2. Richiedere, nelle more della trasmissione dei dati da parte del ministero all’Agenzia delle Entrate, la sospensione degli accertamenti automatici con gli studi di settore per gli anni ancora oggetto di accertamento che si attestano al periodo 2002 fino all’ esercizio in corso.
3. Trasmettere alle associazioni di categoria e all’ordine dei Commercialisti di Enna, per un attenta analisi e revisione, i dati e i parametri adottati dal ministero dell’Economia e dalla SoSe.
4. A convocare entro 10 giorni dall’approvazione del presente ODG la deputazione nazionale e regionalee il Sindaco di Enna per intraprendere in comune tutte le azioni possibili per la risoluzione definitiva della problematica degli studi di settore.