Pietraperzia: Respinta la sfiducia al Sindaco Caterina Bevilacqua

Pietraperzia. E’ stata respinta la sfiducia al sindaco Bevilacqua. La sfiducia è stata votata positivamente dai sei consiglieri della lista “Palascino Sindaco”: Vincenzo Emma, Enza Di Gloria, Enzo Calì, Germano Bonincontro, Calogero Barrile e Pino Amico. Hanno votato a fatto a favore del sindaco Caterina Bevilacqua i sette consiglieri: Filippo Rosselli, Pietro Paternò, Giuseppe Miccichè, Paola Monica, Maria Rosa Giusa, Calogero Di Gloria ed Eusebio Castellano. Non sono andati in consiglio il presidente Michele Bonaffini ed il consigliere Monachino, che sono in polemica con la maggioranza che sostiene l’attuale amministrazione. Il consiglio è stato presieduto con impareggiabile fermezza dal vice presidente Maria Rosa Giusa. Numerosa il pubblico, che di solito è completamente assente.
Il consiglio ha avuto tre tempi: i consiglieri di “Palascino Sindaco” che con toni, non privi d’asprezze hanno azzerato l’operato dell’amministrazione, parlando d’immobilismo amministrativo. Ha risposto per le rime il consigliere Pietro Paternò che ha parlato di “sfiducie inutile e demagogica”. Di elevato talento l’autodifesa l’interevento di Caterina Bevilacqua, che ha incentrato il suo eloquio sul dinamismo amministrativa della sua amministrazione. E’ ovvio che la sfiducia non aveva i numeri per essere approvata, perché erano richiesti dodici voti; invece i fautori della sfiducia hanno sei voti e all’occorrenza otto quando Bonaffini e Monachino si uniscono al centrodestro.“Noi abbiamo presentato la sfiducia – dichiara Enzo Emma – perché volevamo far conoscere alla cittadinanza lo stato d’immobilismo dell’amministrazione e lo stato di disastro in cui hanno ridotto il paese, cosa palesemente evidente”.
Lapidaria l’affermazione del capogruppo Pietro Paterno: “In questo momento non dovrei essere io a difendere il sindaco, ma chi per tre anni e mezzo ha collaborato in modo incisivo con lei (ndr cioè il presidente Michele Bonaffini, che non ha partecipato alla seduta)”.
Tra il pubblico ha dato la presenza il commissario provinciale del partito democratico Nicola Gagliardi, che è venuto a portare la sua solidarietà a Caterina Bevilacqua. Ci si chiede: chi ha vinto? L’assenza di Bonaffini e Monachino è espressione del fatto che l’amministrazione non ha più la maggioranza in consiglio comunale; infatti, la nomina dei revisori dei conti e l’assestamento di bilancio sono stati gestiti dall’opposizione.
La popolazione invoca che si dia soluzione ai tanti problemi che assillano la comunità locale e che in questi quindici mesi d’amministrazione si faccia uno sforzo corale per agire in positività.

Il sindaco Caterina Bevilacqua, reduce del suo trionfo sulla sfiducia, ieri pomeriggio ha firmato la determina del neo assessore Pino Biondo, oriundo dall’area PCI- Ds-PD. Attualmente è presidente della sezione locale delle Acli e politicamente è legato al consigliere provinciale Salvatore Notarrigo. Ha 41 anni ed è dipendente di un ente pubblico. Il sindaco gli ha attribuito le seguenti deleghe: politiche giovanili, bilancio, programmazione economica e finanziaria, edilizia popolare, affitti e locazione ed espropri. Pino sostituisce Michele Puzzo che ha lasciato l’assessorato cinque mesi addietro. Il neo assessore è sposato con Enza Albo, mentre i suoi tesori sono Elena di dodici anni e Salvatore di otto anni.
La nuova amministrazione risulta cosi formata: sindaco Caterina Bevilacqua; vice sindaco Francesca Calì; assessori Pino Biondo, Filippo Di Gloria, Pino Vancheri, Cristina Guarneri e Salvatore Lo Presti.
Pino Biondo ieri sera ha fatto giuramento di fedeltà alla repubblica davanti al sindaco Caterina Bevacqua ed alla segretaria Piera Mistretta. Testimoni Filippina Di Marca e Paola Marotta.
“Pino Biondo – ha affermato il sindaco – è un politico di lungo corso e sin dalla giovanile e stato impegnato nel sociale e nel politico; inoltre è stato una punta adamantina nelle rivendicazioni dei diritti dei lavoratori”.
“Sono un po’ emozionato – ha dichiarato il neo assessore – tuttavia ringrazio il sindaco che mi ha dato fiducia di nomarmi e nello stesso tempo mi onore di essere nella sua squadra operativa. Tra le deleghe che mi sono state affidate mi è particolarmente cara quella delle politiche giovanili, data la situazione stridente che stanno vivendo i giovani nel nostro paese, che sono costretti ad emigrare per trovare sopravvivenza; faremo una politica di investimenti per trovare posti di lavoro. Inoltre attenzionerò il mondo degli studenti che non hanno spazi per i loro tempi liberi e collaborerò con tutte le organizzazioni che sono nel territorio. In questa realtà è organizzato il mondo cattolico che ha una primavera giovanile molto attiva ed è formato ai valori della vita ed alla solidarietà sociale. Lavorerò per la crescita antropologica del paese”.

La dottoressa Erminia Panevino ha vinto il concorso temporaneo di caposettore agli affari generali al comune di Pietraperzia. Erminia neo sposina con il sanitario Giacomo Rosselli ha conseguito la laurea in giurisprudenza con 110 e lode e con il diritto della pubblicazione. Il contratto scadrà con il mandato del sindaco cioè nel giugno del 2010 per le prossimi elezioni amministrative, perché la nomina segue il mandato del sindaco. Responsabile tecnico della graduatoria è il caposettore della ragioneria Gianfilippo Marino, ma sia il bando del concorso sia la graduatoria definitiva è stata pubblicata dal sindaco pro tempore. La dottoressa Ermina assumerà servizio il primo febbraio prossimo ed andrà a sostituire Paletta La Monica, che ha lasciato il posto, perché è stata assunta come docente nelle scuole di stato. La dottoressa Erminia percepirà la somma di diecimila euro all’anno più il premio incentivante dei risultati ottenuti. I genitori di Ermina sono Maria Milazzo e l’ingegner Giuseppe Panevino, politico levigato di lungo corso, che è stato parecchie volte assessore e consigliere comunale e militò nella democrazia Cristiana sin dalla giovanile. Tutti i partecipanti al concorso sono stati tredici: Giuseppe Speranza, Chiara Platania, Giovanna Legname, Salvatore Bruno, Erminia Panevino (la vincitrice del concorso) Antonella Tropea, Giovanna Vaccaro, Luigi Tropea, Silvestro Potenza, Vincenza Nestre, Maria Stella Arena, Maria Grazia Ravanello, Teresa Maria Delacqua. Il concorso è stato per titolo ed era prevista una prova orale a discrezione di chi aveva emanato il bando. Con la pubblicazione della graduatoria e con la proclamazione del vincitore si è chiusa la fase propedeutico ed ora si aspetta l’assunzione che avrebbe potuto avrà effetto immediato. Il ruolo di caposettore agli affare generali ad interim è stato svolto dalla dottoressa Pietra Mistretta, segretario generale al comune di Pietraperzia e pilastro dell’apparato amministrativo. Con questa nomina i caposettore sono: Totò Patti, Giovanna Di Gregorio, Gianfilippo Marino e neo assunta Erminia Panevino.

Giuseppe Carà