Rifiuti Enna: Ispettori ARRA all’Ato

Enna. Domani mattina dovrebbero essere ad Enna l’ingegnere Salvatore Raciti, dirigente dell’Arra (Agenzia Rifiuti) per un controllo della situazione in vista di un possibile intervento finanziario della Regione, così come promesso dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nel corso della sua visita ad Enna. Proprio martedì scorso il presidente dei commissari liquidatori ed ex presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ato Rifiuti, geometra Salvatore Ragonese, si è recato a Palermo per portare tutta la documentazione relativa alla richiesta di fondi per colmare il disavanzo finanziario attuale e cercare di arrivare alla fine del mese di giugno, sperando che, in questo lasso di tempo, dovrebbe diventare operativo il disegno di legge già preparato dalla giunta regionale. Secondo indiscrezioni i commissari liquidatori hanno chiesto dal fondo di rotazione 19 milioni e 500 mila euro, che dovrebbero servire per 10 milioni e 100 mila euro il pagamento di tutte le spettanze arretrate sino al 31 gennaio, mentre gli altri 9 milioni e 400 mila euro serviranno per pagare gli stipendi a lavoratori, tecnici ed amministrativi dal primo febbraio sino alla fine di giugno. Vero è che l’assemblea dei sindaci ha messo in liquidazione la società d’ambito perché il deficit supera il capitale sociale, ma nel contempo è stato autorizzato l’esercizio provvisorio per cui è possibile ai commissari di liquidazione chiedere gli interventi finanziari, che tra l’altro lo stesso presidente Lombardo aveva promesso in occasione della sua visita agli amministratori ennesi, agli operai, alle organizzazioni sindacali che lo hanno incontrato. In questo contesto, ovviamente, ci sono dei malumori da parte dei sindaci perché i soldi dovrebbero arrivare dal fondo di rotazione, quindi, direttamente o indirettamente saranno i comuni a pagare perché i soldi bisogna pure trovarli e l’unica fonte sembra essere il fondo di rotazione, in attesa che la giunta prima e l’assemblea dopo possano approvare un disegno di legge che metta chiarezza al problema rifiuti che sta angustiando tutte le province siciliane, nessuna esclusa. C’è da considerare che l’impianto di compostaggio di Dittaino e l’impianto di raccolta, realizzato a Gagliano dovrebbe poter portare “utili” al problema rifiuti, senza contare che migliorando la qualità della raccolta differenziata si potrebbe avere un ulteriore utile, che consentirebbe di far diminuire l’entità delle bollette. Intanto i commissari liquidatori, anche se a tempo determinato, rinnoveranno l’incarico a SiciliaAmbiente per il servizio di raccolta dei rifiuti.