Enna. L’ex Presidente della Provincia Salerno sul pignoramento Provincia contro i comuni

Enna. Sul pignoramento della Provincia contro i comuni di Enna, Barrafranca e Piazza Armerina la dichiarazione dell’ex Presidente della Provincia, Cataldo Salerno: “Gli assessori provinciali De Simone e Sutera, nel tentativo di mettere una pezza alla disastrosa iniziativa della Provincia di chiedere il pignoramento di 180.000 euro ai danni dei Comuni di Enna, Piazza Armerina e Barrafranca, chiamano in causa la precedente amministrazione provinciale da me presieduta. Anche se, da semplice cittadino, molto educatamente non sono più intervenuto sul governo della Provincia, questa volta sono costretto mio malgrado a dire alcune cose.
Sulla tariffa per i rifiuti grava per legge un’addizionale del 3% che deve essere versata alle province. Nel 2006 l’ATO di Enna non provvide a farlo, per cui, dopo numerose richieste scritte andate a vuoto, la giunta provinciale decise di richiedere la somma per vie legali, autorizzando il presidente della Provincia a fare causa contro l’ATO. In maniera del tutto lineare, incaricai di procedere contro l’ATO il legale dipendente della stessa Provincia, per evitare tra l’altro che la causa costasse più della somma richiesta. Fin qui la mia amministrazione.
Che cosa è successo adesso con la nuova giunta? E’ accaduto che, invece di procedere contro l’ATO, la Provincia se l’è presa inspiegabilmente contro tre Comuni. Un’assurdità giuridica, una mostruosità politica, un’operazione gravissima sul piano istituzionale.
Ricordo che, essendo stato sempre molto attento al sistema delle relazioni solidali tra Provincia e Comuni, una volta feci ritirare un sacrosanto ricorso contro la Regione perché mi accorsi che, se la Provincia avesse vinto, i soldi per il risarcimento sarebbero stati recuperati dalla Regione attraverso la riduzione dei finanziamenti ai Comuni della mia stessa provincia.
E’ bene sapere, infatti, che le province siciliane non trovano fondamento nella istituzione dall’alto, ma nella composizione dal basso: esse sono, come afferma lo Statuto della Regione, “liberi consorzi di Comuni”. La Provincia, quindi, non si legittima da sola, ma attraverso il consenso dei Comuni che la compongono.
Per queste ragioni, ritengo di una gravità inaudita l’azione di rivalsa della Provincia nei confronti dei Comuni di Enna, Piazza Armerina e Barrafranca, che tra l’altro non hanno alcun debito diretto verso la Provincia. Assistiamo ad una Provincia che in pochi mesi ha perso decine di milioni di finanziamenti regionali e comunitari e poi va a cercare la gloria nei 145.000 euro dell’ATO, cercando di strapparne addirittura 180.000 (si tratta di interessi usurai?) a tre dei suoi principali Comuni.
L’Assessore provinciale De Simone e ed il Consigliere Sutera fanno intendere che probabilmente il pignoramento è loro sfuggito di mano, che forse la giunta provinciale non ne sapeva nulla. Ma proprio qui sta la gravità: il pignoramento contro i Comuni, invece che contro l’ATO, dimostra che la Provincia è attualmente nelle mani di nessuno, tutti occupati come sono a giocare la partita dei posti di sottogoverno. Così non va proprio. Il Presidente Monaco deve assolutamente avere il controllo del governo della Provincia, non del sottogoverno, e ricordarsi che rappresenta una Provincia, 20 Comuni e 180.000 cittadini. Spiace rilevare che finora l’azione della sua amministrazione sia stata un disastro sotto il profilo della rappresentanza e della difesa degli interessi sia della Provincia, sia dei Comuni che dei cittadini”.
Cataldo Salerno