Ancora maltempo in provincia di Enna, viabilità a rischio

Enna. Pioggia battente, vento forte, temperatura vicino alla zero in questo fine settimana, tanti gli alberi caduti sulle sedi stradali e tanti gli interventi dei vigili del fuoco del comando provinciale e dei distaccamenti di Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina. L’allagamento di un appartamento si è verificato a Piazza Armerina in via Scalazze, mentre ad Agira sulla provinciale si è verificato l’incendio di un auto. Nei pressi del carcere di Piazza Armerina una frana ha reso difficile la transitabilità ed ad Aidone in via San Giuseppe una squadra del distaccamenti dei vigili di Piazza Armerina, è dovuta intervenire per la presenza di un serbatoio pericolante ed a Piazza Armerina in via Verga dove un tetto era pericolante. Tanti gli alberi e le antenne cadute per la violenza del vento a Calascibetta sulla strada statale 290, a Piazza Armerina in via generale Muscarà si è dovuti intervenire per una canna fumaria pericolante, sempre a Piazza in via Cavour infiltrazione di acqua, a Nicosia, Barrafranca e sulla provinciale 4 alberi pericolanti e pericolosi per la circolazione; alberi pericolanti anche sulla Pergusina e sulla statale 192; ad Enna in via Siracusa intervento dei vigili per un’antenna televisiva pericolante; difficoltà anche sulla statale 117 bis per la presenza di alberi sulla sede stradale. Il pericolo di caduta di alberi permane perché il vento si mantiene di forte intensità e potrebbe provocare danni alla circolazione.

“Invitiamo tutti alla massima prudenza,a moderare la velocità perché frane e smottamenti possono arrivare da un momento all’altro. Tutte le strade sono a rischio e quella che sembra essere buona, dopo qualche ora può essere interessata da movimenti o dalle presenza di detriti e fango sulla sede stradale”. A parlare è l’ingegnere Castano, responsabile della viabilità all’interno dell’ufficio tecnico della Provincia regionale, perché le abbondanti piogge di questo periodo hanno veramente messo in ginocchio tutte le strade provinciali. La situazione rimane critica, i danni sono ingenti, gli interventi possibili pochi perché il tempo continua a minacciare pioggia e le strade continuavano ad essere sempre più intransitabili, ecco perché l’ingegnere Castano predica prudenza, perché frane e smottamenti possono continuare a verificarsi. Per quanto riguarda il capoluogo le strade di ingresso hanno subito delle leggere modifiche in meglio, ma la situazione rimane molto critica. L’unica strada di acceso valida è la via Pergusa, perché la Monte-Cantina ha un tratto regolato dal semaforo percorribile a senso unico alternato; la provincia “2” nei pressi del bivio Kamuth è percorribile con una certa prudenza; sulla provinciale “29” Scifitello c’è un tratto coperto da sabbia, rimangono sistematicamente chiuse la provinciale “51” di arroccamento est che porta al Castello di Lombardia e la provinciale “28” la Panoramica che lamentano frane e smottamenti consistenti per cui bisogna attendere che si eseguano i lavori prima di poter rendere queste strade transitabili, in quanto sono quelle maggiormente danneggiate. Per quanto riguarda le strade provinciali, fuori Enna, la più danneggiata è sicuramente la provinciale “4”, che da Valguarnera porta verso Piazza Armerina, strada interessata da una grossa frana per cui si è cercata una strada alternativa per raggiungere Piazza Armerina e la “turistica” per Enna. Per quanto riguarda le strade statali, quella più a rischio continua ad essere la 192 all’altezza del torrente Calderai, che continua a rischiare l’esondazione, e dove un tratto di circa 600/700 metri è interessato da una frana, tratto che è percorribile soltanto con prudenza; sulla 117 bis per Caltanissetta sono parecchi i tratti in cui si registra la presenza di detriti e di fango, specie nei pressi di contrada Sireri e la 290 per Calascibetta ed il bivio Alimena, dove si è verificata una caduta di massi. Rimangono sotto osservazione da parte della Protezione Civile regionale le dighe ennesi, in special modo le dighe Morello, nei pressi di Villarosa, e Sciaguana nei pressi di Agira dove si continua a fare uscire acqua per evitare che aumenti la pressione sul muro di sbarramento, migliorata la situazione sul lago Nicoletti e sulla diga Ancipa, quest’ultima importante per l’approvvigionamento idrico di molti comuni ennesi e di altre province.