Incerta la raccolta dei rifiuti ad Enna, Barrafranca e Piazza Armerina

Enna. Oggi potrebbe essere l’ultimo giorno per il capoluogo, ma probabilmente anche per Barrafranca e Piazza Armerina, di vedere i lavoratori di igiene ambientale ad eseguire il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, perchè da mercoledì non ci saranno più soldi per l’acquisto dei carburanti e non ci saranno i solidi per pagare le spettanze ai lavoratori. Ieri mattina c’è stato un incontro nella sala riunioni di Sicilia Ambiente, presenti i rappresentanti sindacali di categoria, i rappresentanti interni, durante il quale si è valutata la situazione, alla luce del pignoramento che ha colpito i comuni di Enna, Barrafranca e Piazza Armerina per il pagamento di 180 mila euro, che, invece, dovevano essere a carico della società EnnaEuno. Nel corso dell’incontro è stato deciso di chiedere al presidente di Sicilia Ambiente, che allo stato attuale, ma in via provvisoria gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, ed al Consiglio di Amministrazione dell’Ato Rifiuti un incontro ufficiale per avere su quella che è la reale situazione prima che si entri in maniera pericolosa nell’emergenza rifiuti. Si dice che l’assemblea dei sindaci per l’affidamento provvisorio a SiciliaAmbiente sia stata convocata per il prossimo 9 febbraio e ci sembra una data molto lontana tenuto conto che in alcuni comuni, compresi i tre pignorati si rischia di fermare il servizio per la mancata disponibilità finanziaria ad acquistare il gasolio per far funzionare i mezzi per la raccolta dei rifiuti. Ieri mattina i sindacalisti Giovanni La Valle ed Armando Cantoni avrebbero voluto incontrare il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, per vedere se è possibile bloccare un pignoramento che ha messo in difficoltà i tre comuni, i cui i sindaci praticamente sono stati bloccati nel momento in cui stavano per effettuare delle anticipazioni che avrebbero consentito l’acquisto del carburante per far funzionare i mezzi di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Il sindaco di Enna, Rino Agnello, aveva già firmato la delibera di concessione di un contributo di 8 mila euro proprio per attivare l’attività degli autocompattatori, ma il pignoramento ha bloccato tutto. “Sino a quando c’è la possibilità faremo il nostro lavoro con la raccolta dei rifiuti – ha dichiarato il professor Rosario Agozzino, presidente di SiciliaAmbiente – Allo stato attuale c’è poco o niente ed aspettiamo che la situazione si sblocchi”. Dai rappresentanti sindacali c’è stato dichiarato che per oggi il servizio di raccolta, nei tre comuni interessati al pignoramento si farà, poi tutto diventerà incerto e potrebbe arrivare una grave ed irrisolvibile emergenza rifiuti in tutto il territorio provinciale.