Enna rende omaggio a De André

Enna. Un evento unico per ricordare attraverso la musica, il canto e la recitazione uno dei cantautori più amati d’Italia a dieci anni dalla sua scomparsa. “Faberaccontando – Fabrizio De André raccontato da…” è il primo tributo della città di Enna al maestro genovese. L’appuntamento è per venerdì 20 febbraio alle 21 nella Multisala del Cinema Grivi.

L’evento, promosso dal Centro socio-culturale “Igino Giordani”, che ha come finalità quella di diffondere la cultura dell’unità, della fratellanza, dell’amore e del “dare”, ispirandosi ai principi cristiani e operando per un mondo nuovo a partire dalle realtà esistenti nel proprio territorio, gode del patrocinio morale della Fondazione De Andrè presieduta da Dori Ghezzi che ha inserito la manifestazione ennese sul proprio sito
(http://www.fondazionedeandre.it/dedicato_a_fabrizio/manifestazioni/) e del patrocinio della Provincia di Enna.
Sul palco dell’appena rinnovato Cinema Grivi, scelto appositamente quale luogo simbolo del centro storico di Enna, si esibiranno ben 48 astisti della città che hanno aderito entusiasti all’evento in assoluta gratuità, e che racconteranno Fabrizio ognuno dalla propria prospettiva interpretativa e musicale. Spaziando dalle storiche composizioni del cantautore genovese come Bocca di rosa e Via del Campo fino alle più recenti Creuza de ma e Desamistade si alterneranno Alì Babà, Dem, 10 hp, Elicriso, Luana Gravina, Mario Incudine & Terra, Nen.T.E., Petri ca addumunu i cui contributi musicali saranno stretti insieme dalla recitazione dell’attore e regista Andrea Trovato.
La serata sarà condotta da Massimiliano Cantalupo, referente del Centro “Igino Giordani” ed esperto conoscitore della figura di De André.

“Abbiamo fortemente voluto che l’evento si tenesse al Grivi – spiega Massimiliano – perché siamo convinti che la Multisala abbia una vocazione culturale che abbraccia anche altro dal cinema. Quella di far presentare il tributo solo ai gruppi locali è poi una precisa scelta di identità: vogliamo mettere in luce le tante realtà ennesi di alta qualità culturale, che se faticano più di altre a venire fuori”.

Mariangela Vacanti