Moncada energy group. Esposto in Procura su eolico

Agrigento – L’amministratore del gruppo Moncada Energy di Agrigento, Salvatore Moncada, rassicura l’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, di avere già dato mandato ai propri legali di presentare un circostanziato esposto alla Procura della Repubblica sulle anomalie nella gestione delle autorizzazioni nel settore dell’energia eolica accennate alla stampa.
Moncada, inoltre, pubblicherà nei prossimi giorni a pagamento sui principali quotidiani una lettera aperta, dal titolo “Non inquinate la nostra energia”, a seguito delle “forti reazioni emotive provocate dalle ultime vicende di cronaca che, sommate al grave immobilismo del sistema legato agli iter autorizzativi, rischiano di vanificare il lavoro di chi, come noi, con grandi sforzi ha prodotto negli ultimi anni nuove occasioni di sviluppo per il territorio, creando centinaia di posti di lavoro ed invertendo, almeno in parte, la drammatica tendenza che vede noi siciliani vittime di un destino segnato da altri”.

Riconoscimenti internazionali.
Moncada ricorda che il suo gruppo, con una potenza installata di 105,3 Mw, rappresenta l’unica società siciliana di grandi dimensioni ad operare a livello nazionale ed internazionale nei settori dell’eolico, del fotovoltaico, delle biomasse e della geotermia. Oltre ai numerosi riconoscimenti in campo internazionale da parte di testate giornalistiche e organismi indipendenti quali Banca Rothschild, Moncada ha sottoscritto in Albania, alla presenza del premier italiano Silvio Berlusconi, un accordo internazionale per la realizzazione del più grande parco eolico d’Europa.

Gli investimenti in Italia e all’estero.
Le iniziative imprenditoriali in corso, in Usa, Romania, Bulgaria, Tunisia, Mozambico e Albania, oltre alla realizzazione di due fabbriche in Sicilia per tecnologie esclusive in Italia, una a Campofranco per pannelli fotovoltaici in thin film e una a Porto Empedocle per aerogeneratori direct drive, tutte progettate e realizzate nell’Isola, comportano investimenti avviati per 320 milioni di euro, coperti, per scelta, esclusivamente da capitali privati.
“Affermiamo con orgoglio – scrive Salvatore Moncada – che tali iniziative industriali denotano il differente approccio tra chi cerca di cogliere un’opportunità speculativa e chi, invece, svolge la propria attività con un’ottica di lungo periodo, volta alla realizzazione di un progetto di stabilità e solidità della propria impresa”.

Occupazione vera e sviluppo.
La filiera integrata, progettata, costruita e gestita da Moncada con continua produzione e manutenzione, assorbe già 200 addetti e sono in corso le selezioni a livello nazionale per assumere altre 250 figure specializzate, senza contare i 300 addetti dell’indotto, rappresentando un esempio di affidabilità economica e morale per il territorio.
“Ed è per questo – sottolinea Moncada – che, alla luce della indiscriminata campagna mediatica scatenata contro tutti gli operatori del settore eolico, e quindi anche nei nostri confronti, riteniamo necessario rendere palesi, contrariamente alle nostre abitudini, le scelte aziendali, soltanto per chiarire cosa abbiamo fatto e cosa intendiamo fare”.

La polemica di Sgarbi.
Moncada vuole inoltre “evidenziare quanto profondamente errato sia l’atteggiamento di chi, con generalizzazioni calunniose, cerchi di travolgere tutti coloro che hanno investito nel settore dell’energia eolica in Sicilia. Ad esempio, il sindaco di Salemi, on. Vittorio Sgarbi, (nei cui confronti ci tuteleremo nelle sedi opportune) che, con l’eleganza che lo contraddistingue, ci ha apostrofati dandoci del ‘coglione’ “.

“Noi e la mafia”.
Quanto alla mafia, Moncada è cristallino: “Noi la mafia l’abbiamo denunziata, abbiamo fatto arrestare mafiosi esponendoci in prima persona e ricevendo protezione dallo Stato. Abbiamo firmato protocolli di legalità con varie prefetture, ci siamo impegnati a filtrare tutti coloro che entrano in contatto con la nostra società, ed ogni volta che abbiamo notato delle anomalie, ne abbiamo dato immediata comunicazione alle autorità competenti”.
“Noi ci aspettiamo lo stesso – dichiara Moncada – da tutti coloro che sono realmente interessati a combattere la mafia; denunce circostanziate e non generici proclami che danneggiano la Sicilia, utili solo ai fini elettorali di chi li pronuncia, e non ai siciliani che vogliono la crescita economica del proprio territorio nella ‘normalità’ . Forse qualcuno – si chiede l’imprenditore – si aspettava che la mafia non avrebbe attenzionato attività di decine di milioni di euro quando non si lascia scappare neanche le mercerie? Evidentemente questo qualcuno era poco attento, o era troppo impegnato in interviste, passerelle o serate mondane dove far sentire il proprio linguaggio volgare. Una cosa è certa – conclude Salvatore Moncada – : noi gli attentati li abbiamo subiti, durante la costruzione dei nostri parchi eolici, proprio nel periodo in cui eravamo sotto scorta. Tutto ciò a conferma ulteriore ed inequivocabile della nostra distanza da questi ambienti. Il nostro ringraziamento non può che andare alle forze dell’ordine che in questi anni hanno presidiato le nostre attività, permettendo la nostra crescita e la creazione di numerosi posti di lavoro”.