Rifiuti/Enna. Comitati cittadini attacca Provincia, Ato e Assoutenti

Enna. Riceviamo a firma di Nunzio Plumari, Coordinatore del Comitato Cittadino di Regalbuto, e su espresso mandato dei Comitati Cittadini della provincia di Enna, la seguente nota stampa:
“Basta guardare quanto sta accadendo in questi giorni per far capire a quanti ancora avessero un barlume di speranza che qualcosa nella nostra provincia avesse potuto cambiare a seguito della vittoria della coalizione di centro-destra al governo della provincia, che la realtà , con la sua crudezza, ci grida in faccia che speranze, sogni e illusioni per un futuro migliore in questa terra non possono esistere né potranno mai essere realizzati.
La svolta vera c’è stata ma per peggiorare e aggravare ancora di più le già precarie condizioni della popolazione ennese.
L’elemento significativo per eccellenza per capire in quale direzione stiamo andando è quello della gestione dei rifiuti.
Pur in presenza di una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo che ha sancito la illegittimità di tutto l’apparato che ha gestito e continua a gestire i rifiuti in provincia, la nuova Amministrazione Provinciale, pur confortata, nel merito, dalla sentenza, invece di ridurre i costi della politica e di porre mano alla scandalosa gestione dell’ATO-Rifiuti, non trova di meglio che avallare e consentire un giro di valzer (siamo in periodo carnevalesco), tra la commissione liquidatrice dell’ATO-rifiuti, composta dagli stessi amministratori che hanno causato il dissesto finanziario dello stesso, e i sindaci dei comuni, per cercare, bontà loro, di trovare una soluzione al problema dei rifiuti.
Senza mezzi termini e senza timore alcuno di sbagliare possiamo affermare che chi doveva svoltare non solo non lo ha fatto , ma si è perfettamente omologato al sistema precedente, e se prima potevamo avere qualche dubbio che fossero tutti, trasversalmente, inciuciati oggi ne abbiamo la certezza.
Anche questa Amministrazione Provinciale vuole mantenere in questa provincia un sistema di potere lontano dai bisogni della gente.
Il Presidente ama privilegiare i rapporti solo con i suoi assessori ed i suoi consiglieri provinciali, dimenticandosi che fuori ci sono problemi gravi che aspettano di essere risolti.
Lo spettacolo non certo edificante ed ancora non terminato della spartizione dei posti di sottogoverno prevale su tutto.
Si sperava ,almeno, che nel buio totale, qualche fiammella potesse fare un po’ di luce.
L’assessore Ilaria Di Simone, il consigliere provinciale Michele Sutera e poi anche il nominato delegato provinciale di Asso Utenti Pippo Bruno che, pur non facendo parte dell’Ammnistrazione provinciale, è lì a servizio, appiattito sulle posizioni dell’Amministrazione Provinciale fino al punto da avallare il riaffidamento del servizio di raccolta a Sicilia Ambiente.
Anche per queste persone, che dovevano contrastare, la sentenza del CGA è diventata un optional!
L’assessore Di Simone ed il consigliere Sutera avrebbero dovuto fare la differenza all’interno dell’Amministrazione Provinciale e proprio sul versante dei rifiuti, ed invece hanno avallato ciò che insieme ai Comitati Cittadini della provincia, prima, avevano combattuto.
Mentre noi scriviamo il presente comunicato qualcuno ci porta a conoscenza che il fiume delle notifiche delle cartelle esattoriali sui rifiuti, questa volta per l’anno 2007, ha ripreso nuovamente la sua corsa cercando di carpire la buona fede di tutti quei cittadini indifesi e soprattutto degli anziani. Assessore Di Simone, consigliere Sutera e nominato delegato AssoUtenti Pippo Bruno a chi state tenendo il moccolo?!?!? Forse a qualche esperto o scienziato in biomasse , per qualche progetto da realizzare e piantare, magari, il primo albero, il carrubbo, così come qualcuno fece a Regalbuto per il parco tematico?
Come è possibile stare a guardare ed avallare l’affidamento della custodia della propria casa allo stesso ladro che ieri è stato l’autore del furto e dello svaligiamento della stessa.
Non sarebbe stato meglio, ad avere un briciolo di coerenza, rassegnare le dimissioni ed uscire dalla coalizione nello stesso momento in cui i Comitati Cittadini e poi anche Alternativa Democratica, nei mesi scorsi, lanciavano l’allarme che si stava andando in una direzione opposta a quella concordata in campagna elettorale?
Questo atto di coerenza per loro non è stato possibile prima e non lo è neanche adesso per un motivo semplicissimo.
Perché loro erano ancor prima organici al centro-destra ed oggi, questa volta sì con coerenza, lo testimoniano con il loro silenzio e la loro rassegnazione nei confronti del metodo scelto dall’Amministrazione Provinciale per risolvere l’emergenza rifiuti in provincia.
Ed è proprio qui che la rottura verticale tra i Comitati Cittadini e la triade (Di Simone, Sutera, Bruno) che fa riferimento ad Assoutenti diventa insanabile ed irreversibile!
Noi diciamo che il servizio di raccolta dei rifiuti deve ritornare ad essere gestito dai comuni i quali, essi dovranno fare i loro piani finanziari, dovranno stabilire le tariffe, differenziate per ogni comune, da applicare ai loro cittadini attraverso un apposito regolamento che preveda anche aiuti alle famiglie più bisognose, che il personale addetto al servizio (i netturbini) deve essere nuovamente alle dipendenze del comune, che bisogna attivare ed incentivare la raccolta differenziata perché noi non vogliamo che i rifiuti vadano sotterrati e/o bruciati, ma vogliamo semplicemente che la parte inorganica sia adeguatamente e seriamente riciclata, mentre quella organica vada conferita negli impianti di compostaggio per creare concime utile per l’agricoltura. Il tutto per diminuire in maniera consistente i costi del servizio, per creare una gestione trasparente e la cui responsabilità sia ben individuata nella figura del Sindaco, per salvaguardare l’ambiente ed assicurare alle generazioni future migliori condizioni di vita.
Non vogliamo che i servizi essenziali per la collettività siano affidati a società pseudo private dietro le quali spesso si nascondono politici corrotti e persone senza scrupoli, che fanno affari o business come si dice oggi, sommergendo di spazzatura i paesi, creando uno stato perenne di emergenza per dissanguare le già precarie casse comunali.
Chi vuole crearsi le proprie clientele politiche che lo faccia a proprie spese perché ormai il grado di sopportazione della gente è arrivato al limite.
Agli amministratori comunali, Sindaci e Presidenti dei Consigli, che abbiamo incontrato in queste ultime settimane rivolgiamo l’appello affinchè trovino la forza di contrastare il tentativo, purtroppo per noi molto concreto, di portare al dissesto finanziario tutti i comuni della Sicilia.
Vanno convocati con carattere di urgenza tutti i Consigli Comunali con all’o.d.g. il problema dei rifiuti, prima della riunione del 26 febbraio prossimo in maniera tale che i Sindaci non vadano ad esprimere posizioni personali ma si attengano scrupolosamente al mandato che ogni Consiglio Comunale ha loro affidato.
Alla illegalità bisogna rispondere con atti di responsabilità e di coraggio, sapendo che la gente è con voi.
Noi dei Comitati Cittadini saremo con voi a sostenervi non soltanto in questa battaglia ma anche in altre che sicuramente ci troveremo a fare insieme nel prossimo futuro. Ma bisogna avere più coraggio!!
Ai cittadini della provincia di Enna rivolgiamo l’appello a costituirsi in comitati cittadini spontanei così come sta avvenendo in queste settimane in tanti comuni della Sicilia (Bivona, Gela e tanti altri ancora) per contrastare tentativi di accaparramento, poco trasparenti, della gestione di servizi essenziali per la collettività (rifiuti, acqua e sanità ).
All’interno della Rete Regionale dei Comitati Cittadini, lo diciamo per rassicurare i cittadini, esistono bene già tutte quelle energie e quelle esperienze che possono supportare, quando ciò fosse necessario, ogni e qualsiasi vertenza anche sotto il profilo tecnico-legale grazie alla collaborazione di diverse associazioni di difesa dei consumatori sia di carattere regionale che nazionale.
Di sicuro, come Comitati Cittadini, non collaboreremo più con Assoutenti perché da quelle parti, democrazia, confronto, indipendenza ed autonomia decisionale, valori per noi fondamentali ed irrinunciabili, non sanno neanche dove stanno di casa (pare che si dica così).
Dai problemi e dalle difficoltà dobbiamo trarre la forza e la determinazione per stare uniti.
Insieme possiamo contrastare e vincere quelle forze oscure che vogliono mortificare la nostra dignità di uomini liberi”.