Enna. Ritratti di Santi, secondo appuntamento

Giovedì 12 marzo presso la Chiesa delle Anime Sante, piazza S. Tommaso ad Enna alle ore 19,30 avrà luogo il secondo incontro dei Ritratti di Santi, con S. Messa e meditazione su testi di P. Antonio M. Sicari, teologo carmelitano e fondatore del Movimento Ecclesiale Carmelitano. La celebrazione sarà presieduta da S. E. Mons. Pennisi, che più di una volta ha espresso apprezzamento per tale iniziativa in preparazione alla Pasqua, pensata per imparare a contemplare il volto dei Santi, la loro vocazione e la loro missione nella Chiesa e nel mondo.
I Santi sono il riflesso dell’amore di Dio, attraverso il racconto della loro vita è possibile rintracciare il significato ultimo della fede cristiana. Santo è colui che permette a Dio di diventare la sua unica ragione di vita, che è capace di rispondere generosamente e liberamente ai bisogni dell’Amore, che è disponibile ad orientare e a coinvolgere ogni istante della propria vita a vantaggio degli altri.
Se il primo incontro è stato dedicato alla vocazione di S. Paolo, durante il secondo appuntamento l’attenzione sarà sulla missione dell’Apostolo delle genti, il “farsi tutto a tutti”, “piacere a tutti” – se fosse stato un progetto affidato alle sue sole forze o alla sua genialità – davanti a un mondo complesso sarebbe stato un programma più ridicolo che avventato.
Ma l’Apostolo sapeva che, in realtà, era stato Cristo a “farsi tutto a tutti”. Lui avrebbe dovuto solo annunciarlo con forza e con gioia. Lui avrebbe dovuto soltanto “rivestirli” tutti di Cristo. Poi ai suoi cristiani avrebbe detto con infinita tenerezza: “Tutti voi siete fi gli di Dio per la fede in Cristo Gesù, perché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3,28). Per annunciare operosamente questa completa riconciliazione tra cielo e terra, tra Dio e l’uomo, tra popolo e popolo, Paolo sapeva che c’era voluto il sangue di Cristo – il sangue di Dio – ma che ci volevano anche le sue innumerevoli sofferenze apostoliche. “Quest’uomo deve portare il mio nome dinanzi ai popoli e ai re e Io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome” (At 9,15s), così aveva detto Gesù, spiegando ad Anania la missione di quel persecutore appena convertito sulla via di Damasco.
Leggerà la meditazione il prof. Giovanni Chiaramonte, docente di inglese presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “D. Alighieri” di Enna.
Per ulteriori informazioni: www.mec-carmel.org
Mariangela Savoca