Allarme randagismo. Il Comune di Enna paga 250 mila euro a canile di Delia (CL)

Enna. I cittadini sono in allarme, un branco di cani, dall’aspetto apparentemente innocuo, sosta nelle aree verdi nei pressi dell’area giochi della chiesa di Montesalvo. Numerose le segnalazioni da parte degli abitanti della zona Montesalvo, tra le vie Cavalieri di Vittorio Veneto, Piazza Europa e via Sperlinga. I cani, in più occasioni, al passaggio di alcuni pedoni, si rendono aggressivi e qualcuno ha anche tentato di scagliarsi contro l’uomo. Molti animali provengono dalle pendici di Papardura Considerano la zona di bivacco come il loro territorio naturale. “Abbiamo assistito a diverse situazioni pericolose, ha commentato preoccupato un anziano signore, che stava portando la propria nipotina al parco giochi. Ho visto 5 cani ringhiare e ho dovuto alzare la voce e minacciarli con una grossa pietra per allontanarli. Qualcuno ha anche chiamato il 113”. A poche ore dalla tragedia di Modica, dove un gruppo di cani randagi ha ucciso a morsi un bambino di 9 anni, a scopo preventivo in città Enna si rende urgente e necessario l’invio di una squadra di operai specializzati nel servizio di accalappiamento cani. Da non dimenticare che continuano a circolare nella zona interna dell’ospedale di Enna bassa numerosi quattro zambe, in particolare nelle ore notturne. Più volte sono stati segnalati dai cittadini episodi di aggressioni e tentate aggressioni, ma le proteste non hanno sortito alcun effetto.

Il comune capoluogo paga 250 mila euro l’anno per tenere in custodia dei cani in un canile di Delia, ma i risultati non sono eccellenti perché il fenomeno del randagismo rimane, e, per certi aspetti non è stato mai affrontato con efficienza sia dall’amministrazione comunale che dall’Asl, competenti in materia.