Rifiuti Enna. Comitato cittadini invita Sindaci a non firmare convenzione Ato

Enna. Il rappresentante del Coordinamento Comitati cittadini ennesi, Carlo Garofalo, nella sempre più ingarbugliata situazione dei ‘rifiuti’ lancia un monito ai Sindaci: “Apprendiamo dalla stampa che l’assemblea dei Sindaci dell’ATO torna a riunirsi oggi e domani per discutere un corposo e nutrito ordine del giorno, tra cui la sottoscrizione delle convenzioni con i Comuni, la determinazione del costo del servizio, il riaffidamento del servizio a Sicilia Ambiente, l’acquisto di attrezzature, ecc.
Non riusciamo a questo punto a capire in quale situazione giuridica si trova la società ATO ENNA EUNO e non riusciamo a capire se in questa provincia vige lo stato di diritto, se la provincia di Enna è per caso diventata autonoma e libera di non rispettare il diritto, le norme legislative ed il codice.
Se abbiamo ben letto, l’assemblea dei sindaci nell’assemblea del 13/01/2009 ha deliberato di mettere in liquidazione volontaria la società, in quanto i soci non hanno deliberato di coprire le perdite subite negli anni 2006 e 2007 e di conseguenza, essendo il capitale sociale azzerato e non ricostituito, la società viene posta in liquidazione.
E’ vero che i sindaci hanno deliberato l’esercizio provvisorio, ma questo atto non autorizza nessuno, men che mai i liquidatori a porre in essere altri contratti, a contrarre debiti, a continuare la normale attività, come se nulla fosse accaduto.
Nel tenore del codice, l’esercizio provvisorio dovrebbe consentire ai liquidatori di continuare tutte quelle attività che consentono alla società posta in liquidazione di conservare il patrimonio nell’interesse dei creditori. Noi ci chiediamo: qual è il patrimonio da conservare? Forse, gli oltre 80 milioni di euro di debiti? Leggendo il bilancio approvato al 31/12/2007 non ci pare che la società abbia un patrimonio da salvaguardare. Ed allora il compito della liquidazione è solo uno: incassare i crediti e pagare i debiti.
Ancora una volta, siamo ad invitare i Sindaci a prendere una decisione saggia: fate le ordinanze e avocate il servizio, fate deliberare ai rispettivi Consigli Comunali la Tarsu per l’anno 2009, chiedete alla Regione di farvi anticipare il fondo di rotazione straordinario, stampate le bollette per l’anno 2009 e in un clima di ricostituita fiducia tra istituzioni e cittadini incasserete sicuramente le somme necessarie a coprire i costi del servizio.
Ma soprattutto invitiamo i Sindaci a non firmare la convenzione proposta dall’ATO perché la riteniamo capestro e se firmata porterà al sicuro ed immediato dissesto finanziario tutti i Comuni, per gli impegni che sottoscriveranno e per i costi esosi proposti per il servizio”.