Enna. Intervento su scala mobile del Consigliere provinciale Sergio Malfitano

Enna. Riceviamo dal Consigliere provinciale di Forza Italia, Sergio Malfitano il seguente intervento sulla vicenda della ‘scala mobile’ di collegamento tra Enna alta ed Enna bassa.
“Perdere un’opportunita’ non e’ uno scherzo!!!
Il titolo è tutto un programma! Sì, perché ogni opportunità e occasione di sviluppo, sciupata per il proprio territorio, di qualsiasi natura o matrice o colore politico essa sia, non è per nulla uno scherzo!!!
La ormai quasi certezza dell’impossibilità, da parte dell’attuale A.P., di poter realizzare l’opera della scala mobile tra Enna bassa ed Enna alta, rappresenta un vero e proprio “scippo” non solo per la comunità della cittadina capoluogo, ma per l’intero territorio provinciale.
Trenta milioni di euro, soprattutto in questo momento di crisi, sarebbero stati un’importante boccata di ossigeno per l’intero settore e per intere famiglie dell’intero comprensorio provinciale!
Resta ben poco alla speranza di poter realizzare un’opera, che molti definiscono inutile e molto dispendiosa ma, che in verità, avrebbe offerto la possibilità di un posteggio per ben 1500 auto, proprio in un momento in cui la città di Enna, priva di un’arteria vitale di collegamento quale quella rappresentata, ahimè, dalla crollata strada “Panoramica”, nutre l’ambizione di trasformare il suo centro storico in centro residenziale universitario.
La scala mobile avrebbe liberato Enna dall’assalto selvaggio delle quattro ruote!
Ma mi chiedo:-“Com’è possibile che la Provincia possa programmare il futuro del proprio territorio senza mai sedersi con chi, nello stesso tempo, è il protagonista dello sviluppo economico dello stesso ?”
Perché questo Dott. Monaco, Presidente della nostra Provincia, ha sempre rifiutato di lavorare fianco a fianco con l’Amministrazione comunale di Enna e, perché no, anche con l’Università Kore, per la realizzazione di una così grande opera?
Perché il Presidente della Provincia ha sempre rifiutato di sedersi e farsi collaborare da quegli uomini, capaci di dialogare in maniera efficace e diretta, con chi è il protagonista dello sviluppo economico del nostro Paese (riferimento all’on. Gianfranco Miccichè)?
Ecco dove sta il fallimento della politica del dott. Monaco: non aver trasformato ogni singolo “attore” (compreso anche l’ultimo candidato non eletto alle elezioni provinciali) di questa fantomatica svolta politica in “Consiglieri di Amministrazione” di un unico progetto di sviluppo per il nostro territorio!”
Gli unici “attori” degni di considerazione, per il Presidente, che sta facendo della nostra provincia una “terra di flagelli”, sono solo quelli con il sigillo “sacro” della ex Alleanza Nazionale (in verità solo i suoi intimi!) seguiti a distanza dagli ex-forzisti “leanziani”!
Caro Presidente Monaco, si può decidere di non fare una cosa ma ha il dovere, in alternativa, di dire, a tutti noi, cosa invece, secondo lei, si può fare!!!
Il dott. Monaco vuole mettere le sue mani (per chissà quali operazioni “chirurgiche”?!) all’Università Kore, ma mi chiedo quante volte ha chiesto la sua preziosa collaborazione?
La sua è solo la politica dei veti, dei tagli e delle chiusure!!!
Ma quando passerà alla politica del “fare?”
Per un serio sviluppo del territorio è fondamentale che i politici mantengano i loro impegni (vedasi protocollo d’intesa)!
Questo è l’unico atteggiamento che dà certezze, stabilità e sicurezza a tutta quella classe imprenditoriale che decide di investire risorse umane ed economiche nella realizzazione di grandi opere, attraverso projects financing, in un territorio economicamente depresso come il nostro!
Queste ennesime considerazioni sulla politica del Presidente, esprimono da un lato l’amarezza e la delusione per uno sviluppo economico e per una svolta politica tanto attesi e mai perseguiti, e dall’altro la consapevolezza che né chi scrive né il suo gruppo politico potranno mai sedersi attorno a un tavolo con alcuni uomini di questa A.P. il cui principale obiettivo è tutt’altro che lo sviluppo ed il benessere della gente del nostro territorio!
Si ricordi Presidente, non più tanto caro ai molti: La crisi economica altro non è che la vendetta del tempo sull’avidità del mondo!!!”