Palermo. L’istituto regionale dei sordi cambia nome?

Palermo. La notizia si diffonde a macchia d’olio, destando non poche preoccupazioni tra i sordi siciliani: in Finanziaria, precisamente all’articolo n. 49, è stata approvata la variazione di denominazione dell’Istituto Regionale dei Sordi in Istituto dell’Integrazione dei Diversamente Abili.
Giusto il tempo di inviare un sms all’Assessore regionale ai Beni Culturali Antonello Antinoro, cui non è seguita alcuna risposta, ed una delegazione del Consiglio Regionale Siciliano dell’Ens, capitanata dal presidente Antonio Coppola, dai consiglieri regionali e dal presidente della Sezione Provinciale di Palermo Armando Giuranna, era già diretta verso via delle Croci per chiedere un incontro urgente con l’Assessore.
Enorme disponibilità da parte di Antonello Antinoro che, pur essendo in procinto di partire e senza previo appuntamento, ha subito ricevuto la delegazione rassicurando l’Ens sul futuro dell’Istituto in presenza del Commissario Ing. Medaglia.
“E’ un grave errore – ha spiegato in occasione dell’incontro Antonio Coppola, presidente del CRS dell’Ens – annullare la specificità della struttura, unico punto di riferimento – per statuto – per i sordi di tutto il Meridione, accomunando tutte le disabilità sotto un’unica denominazione. La nostra richiesta è che venga pertanto rettificata tale modifica nel rispetto della specificità del nostro handicap e della storia dell’Istituto”.
Dopo aver esposto la disastrosa situazione economica dell’Istituto negli ultimi anni, l’Assessore Antinoro si è impegnato affinché tale modifica venga al più presto rettificata, manifestando l’intenzione di condividere con l’Ens, nella sua qualità di ente di tutela e rappresentanza dei sordi, tutte le scelte e le attività che riguarderanno l’Istituto da oggi all’immediato futuro.
Si è infine convenuto che nel corso di un ulteriore incontro, da concordare al più presto, l’Assessore Antinoro e i rappresentanti regionali dell’Ens discuteranno concretamente delle modifiche da apportare allo statuto dell’Istituto, datato 1834 e pertanto obsoleto, nell’ottica di trasformarlo in un centro culturale per sordi.