Cesarò. Bloccata azienda zootecnica per brucellosi

Un’azienda zootecnica del messinese di proprietà di Antonino Longo, 30 anni di Cesarò, sita in contrada Giannino Borgonovo di San Teodoro, ha visto la sua attività bloccata perché aveva un capo ovino del suo allevamento affetto, secondo i controlli effettuati dai veterinari dell’Asl di Messina, da brucellosi. Il presidente dell’Unione Allevatori di Sicilia, Carmelo Rizzo Nervo, ha inviato una nota all’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, al dirigente sanitario dell’assessorato regionale dottor Santo Caracappa, all’Asl 5 di Messina, chiedendo il ricontrollo del capo infetto da brucellosi (un capo su 350 dell’allevamento, che è stato indenne per 3 anni).

L’Unione Allevatori di Sicilia afferma che è necessario il ricontrollo perchè il riscontro positivo può essere un falso positivo o un errore di laboratorio. “le reazioni falsamente positive – dichiara Carmelo Rizzo Nervo – possono essere dovute al ‘Cross-reattività sierologiche’. Sono queste le principali cause di reazioni falsamente positive, sia in bovini che in ovi-caprini, dovute a correlazioni antigeniche tra brucelle in fase S e altri microrganismi Gram negativi. Nessun test sierologico attualmente disponibile permette di distinguere in modo certo una reazione sierologia falsamente positiva dovuta a Yersinia enterocolitica 09 da una reazione sierologia legata a vera infezione brucellare”.

L’allevatore è disposto al pagamento delle spese per il ricontrollo ed in caso di positività l’abbattimento dell’ovino, che è stato già isolato. Già in passato le associazioni di categoria avevano avanzato richiesta di modifica legislativa riguardante il campionamento per le analisi di laboratorio per la brucellosi bovina ed ovicaprina con la doppia provetta per “raggiungere la massima trasparenza”. Una richiesta giusta perché ci vuole certezza prima di abbattere un capo e questa si può ottenere, come sostiene l’Unione Allevatori di Sicilia, solo con la doppia analisi, in caso contrario le aziende zootecniche vengono penalizzate. Allo stato attuale l’allevatore Longo si trova in difficoltà, anche economiche per questo blocco delle attività, in attesa che l’azienda venga qualificata “ufficialmente indenne”.