Convegno a Troina su Ancipa 1949 – 2009
Enna-Cronaca - 06/06/2009
TROINA. Si è svolto nella Cittadella dell’Oasi Hotel il convegno di presentazione “Ancipa (1949 – 2009): passato, presente e futuro” organizzato dal Comune di Troina e dall’Enel per la presentazione dei lavori alla diga Ancipa. Dopo i saluti del sindaco Salvatore Costantino, che ha messo in risalto gli effetti di questi lavori in termini di crescita dell’occupazione e di miglioramento delle infrastrutture ed ha ricordato i lavoratori che hanno perso la vita per incidenti sul lavoro negli anni 1949-1953 di costruzione della diga e delle gallerie, è intervenuto l’assessore provinciale Filippo Faraci, che ha chiesto all’Enel di estendere la sua attenzione a tutta la provincia di Enna. Silvano Privitera, sociologo e gionalista, che ha coordinato il convegno, si è soffermato sugli effetti di accelerazione dei processi di modernizzazione che la costruzione della diga Ancipa ha avuto società troinese, evolutasi da una società agricola ad una società postindustriale con un intervello di 4 anni, dal 1949 al 1953, di società industriale. Basilio Arona, storico, ha raccontato la trasformazione di Troina attraverso le immagini della costruzione della diga e degli eventi accaduti in quegli anni. Con un linguaggio accattivante e dei modi decisamente informali, accolti con simpatia dai partecipanti al convegno, Roberto Intili, responsabile Enel produzione idroelettrica Sicilia, ha parlato dell’importanza dell’asta Salso-Simeto. “Con questi lavori sulla diga Ancipa, l’Enel accoglie quel consiglio pratico suggerito dall’abate Giuseppe Recupero nel libro del 1750 “Storia naturale generale dell’Etna” di sopperire alla siccità con gli argini sui fiumi, che è quello che fa l’Enel con le dighe”, ha detto Intili. Sulle finalità dei lavori alla diga Ancipa, che stanno per iniziare, ha parlato Enrico Vergano, project manager Enel. Una parte di questi investimenti è stata realizzata con la risarcitura delle lesioni sulle pareti laterali, la copertura termica del muro (paramento di valle) e la costruzione dei contrafforti alla base del muro di sbarramento. I lavori, che inizieranno quest’estate per concludersi nel 2011, consistono nel risanamento con materiale particolare, che eviti gli inconvenienti del gas grisù, della galleria allacciante di 14 che raccoglie l’acqua dai torrenti S. Elia, Cutò, Finocchio e Bracallà per immetterla nella diga, della galleria di derivazione di 7 km che porta l’acqua dalla diga Ancipa alla centrale di Radicone e della galleria di derivazione di 9 km e 500 m che conduce l’acqua in uscita dalla centrale di Radicone alla centrale di Grottafumata. Ultimati questi lavori, il livello dell’acqua nella diga potrà essere innalzato a 949 m di quota slm e si potranno raccogliere 28 milioni di mc d’acqua. La portata media annua dell’acqua del bacino dell’Ancipa è 39 milioni. Si riattiveranno le due centrali di produzione di energia idroelettrica di Radicone e Grottafumata. “Saremo in grado, nel 2012, di dare 22 milioni di mc d’acqua per usi civili ed energia elettrica pulita e rinnovabile per una città di 30 mila abitanti con un abbattimento di 10 mila tonnellate l’anno di emissione in atmosfera di anidride carbonica”, ha detto Vergano.