La rete culturale dei Teatri di Pietra compie dieci anni
Enna-Cronaca - 17/06/2009
“Teatri di Pietra”, la rete culturale ideata ed organizzata dall’Associazione Capua Antica Festival che ha riportato il teatro nei siti archeologico-monumentali esclusi dai grandi flussi turistici, spegne le sue prime dieci candeline.
Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia sono le regioni coinvolte nel prestigioso progetto che, anche quest’anno, prevede la messa in rete di importanti spettacoli che verranno rappresentati in luoghi di grande prestigio. Si parte il prossimo 5 luglio da Volterra, unica piazza Toscana toccata dai “Teatri di Pietra”, con “Gli Argonauti” con Virginio Gazzolo cui seguirà, l’8 luglio, la prima nazionale di “Hercules Furens” per la regia di Cinzia Maccagnano che vedrà in scena un eclettico Vincenzo Pirrotta. Lo spettacolo, tratto da Seneca e di cui firma le coreografie Aurelio Gatti – ideatore e direttore artistico di “Teatri di Pietra”-, replicherà il 9 luglio a Cassino, l’11 e 12 luglio a Posillipo e, fino al 24 agosto, nei vari siti della Sicilia, per un totale di oltre dieci repliche.
Quest’anno la stagione dei “Teatri di Pietra” si annuncia più forte e solida grazie al contributo delle amministrazioni coinvolte nel progetto che sono visibilmente aumentate. Oltre al Teatro Romano di Volterra (PI), la rete dei teatri antichi sarà presente nel Lazio (Teatro Romano di Cassino; Anfiteatro Romano di Sutri e il Teatro Romano di Ferento) in Campania (Teatro Romano di Sessa Aurunca; Teatro Romano di Teano; Villa Imperiale di Pausilypon a Napoli; le Aree archeologiche di Mondragone e Piedimonte Matese e le Mura Romane di Alife) in Basilicata (Abbazia dell’Incompiuta a Venosa, Anfiteatro Romano di Grumento, Santuario della Dea Mefite a Vaglio, Aree archeologiche di Maratea e Policoro) e in Sicilia (Teatro Antico di Morgantina ad Aidone (En); Necropoli Realmese a Calascibetta (En); Sant’Ippolito a Piazza Armerina (En); Teatro Antico di Eraclea Minoa a Cattolica Eraclea (Ag); Tempio di Hera a Selinunte Castelvetrano (Tp); Parco Archeologico di Palmintelli a Caltanissetta; Parco di Kaukana a Santa Croce Camerina (Rg); Cava di Pietra Franco a Modica (Rg); Convento di San Francesco a Castelbuono (Pa); Ex Convento dei Gesuiti a Noto e il Castello Maniace a Siracusa).
I programmi prevedono la circuitazione di oltre trenta produzioni tutte di altissima qualità. Tra gli spettacoli “già noti” la rete ne ospiterà due che la scorsa edizione hanno mietuto consensi da parte di pubblico e critica. Si tratta di “Ione”, tratto da Euripide che vede protagonisti in questa versione Sebastiano Tringali, Stefano Annoni e l’etnea Cinzia Maccagnano; e il fortunatissimo “Sorelle di sangue” – tratto da “Crisotemi” di Ghiannis Ritsos ed “Elektra” di Hugo von Hofmannsthal – con Elisabetta Pozzi. Tra le novità di questa quinta edizione dieci nuovissimi spettacoli, tra cui “Satyricon Hotel” con Ernesto Lama e Sebastiano Tringali; “Odissea Penelope” con Iaia Forte; “Minnazza” di e con Leo Gullotta; “Turandot – ovvero storia strana e misteriosa di una principessa” di Carlo Gozzi con la regia di Manuel Giliberti, lo spettacolo di danza “Instrument I e III” di Roberto Zappalà, sulle musiche originali dei Lautari e Alfio Antico e “Le Supplici” ultima produzione dell’Istituto nazionale di Dramma Antico. Fitto il calendario di quest’anno che, fino a fine agosto, ospiterà numerosi artisti ed i più noti protagonisti della scena, in una ricca vetrina di opere che, spaziando dal teatro classico alla musica fino alla nuova drammaturgia e alla danza, si distinguono per la qualità e l’originalità della ricerca. Oltre cinquanta gli appuntamenti per un programma interamente consacrato al tema “classico” e alle sue rivisitazioni con artisti del calibro di Vincenzo Pirrotta, Flavio Bucci, Virginio Gazzolo, Debora Caprioglio, Ernesto Lama, Andrea Tidona, Ivana Monti, Iaia Forte, Elisabetta Pozzi, Sebastiano Tringali e molti altri.
L’intento del progetto “Teatri di Pietra” è quello di realizzare una rete culturale nel Mezzogiorno fondata sul grande patrimonio dei teatri antichi, una “rete” in cui si sperimentano e si attuano modalità per una efficace concertazione e sinergia in tema di cultura attraverso lo spettacolo, come momento unificante della comunità e patrimonio d’identità dei territori del Mezzogiorno. I teatri antichi e i grandi siti archeologici sono la testimonianza perenne di una esperienza umana straordinaria e, oltre ogni considerazione artistica, architettonica e paesaggistica, sono il luogo dell’uomo e in cui l’uomo rinnova la sua storia.
Informazioni su: www.teatridipietra.org
Lavinia D’Agostino