Enna. Omicidio avv. Rosso: 30anni all’omicida Vincenzo Sprone

Enna. A distanza di un anno dall’omicidio dell’avvocato ennese Roberto Rosso, 34 anni, il Gip presso il tribunale di Enna, Stefania Di Rienzo, ha condannato, con il rito abbreviato, a 30 anni, il suo presunto assassino, Vincenzo Sprone, artigiano di 34 anni, arrestato dagli agenti della Mobile, due ore dopo avere commesso l’omicidio nell’abitazione della madre in via Unità d’Italia. Un omicidio efferato, venuto fuori dopo una lite furibonda, una furia omicida quella di Vincenzo Sprone che con 50 coltellate ha stroncato la vita a Roberto Rosso. Il giudice ha riconosciuto all’imputato tutte le aggravanti contestate dalla Procura, e formulate in aula dal Pm Marcello Cozzolino. Vincenzo Sprone, secondo l’accusa, avrebbe agito sotto l’effetto della droga, con premeditazione e tanta ferocia, utilizzando un coltello agricolo, colpendo all’impazzata . Molto ha influito la deposizione di un supertestimone, un amico dei due contendenti, il quale si è trovato presente, in casa di Sprone, al momento dell’omicidio ed è stato lui a chiamare la polizia. Il movente dell’omicidio dettato dal sospetto, che la vittima, felicemente fidanzato e prossimo alle nozze, intrattenesse una relazione con l’ex moglie di Sprone. La perizia psichiatrica a cui è stato sottoposto l’omicida , ha definito la capacità d’intendere e di volere dell’imputato al momento dei fatti anche se indebolita dall’uso della droga. Niente provvisionale, per cui per il risarcimento dei danni ci sarà una causa civile, i familiari dell’avvocato avevano chiesto un risarcimento di un milione di euro.