Enna. Rifiuti: Regione anticipa 15,5 milioni

Enna. Il documento sottoscritto dai sindaci dei comuni ennesi consentirà, almeno sino a dicembre di quest’anno, il superamento dell’emergenza rifiuti in provincia di Enna. L’azione del commissario ad acta, ingegnere Guido Rubino, e della commissione di liquidazione dell’Ato Rifiuti, presieduta da Salvatore Ragonese, hanno consentito di potere avere dalla Regione Siciliana un’anticipazione di 15 milioni e 500 mila euro, somma necessario per saldare le spettanze arretrate ai lavoratori, il pagamento dei fornitori ed arrivare alla fine dell’anno, sperando che in questo lasso di tempo la Regione Siciliana emetta una nuova legge sugli Ato Rifiuti e che sia soprattutto più valida di quella approvata precedentemente e che ha provocato questi disastri nel campo della raccolta dei rifiuti. Ovviamente la “tranquillità economica”, dovrebbe poter portare i lavoratori ad un servizio migliore di quello attuale (tantissime le strade sporche, i cumuli di spazzatura in zone periferiche) e soprattutto ad attivare la raccolta differenziata, che fatta bene potrebbe portare vantaggi economici a tutti, specie agli utenti. Sino ad ora, per i tanti problemi vissuti, la raccolta differenziata è stata fatta male e poca. Ai sindaci spetta anche il compito di incominciare ad adoperarsi perché gli utenti incomincino a pagare le bollette arretrate in modo da dare consistenza economica sia all’Ato Rifiuti che a SiciliaAmbiente, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti. A proposito di SiciliaAmbiente c’è da sottolineare che l’assemblea dei soci è stata convocata in prima convocazione lunedì 20 ed in seconda martedì 21 luglio per la elezione del Consiglio di Amministrazione, sempre che i sindaci, che fanno parte del MpA , decidano di segnalare il nominativo del componente il consiglio, perché il presidente della Provincia, Pippo Monaco, e i sindaci del partito Democratico, i nomi li hanno da diverso tempo e sono pronti a segnalarli. La nomina dei tre sindaci (Agnello, Ferrigno e Costantino) non ha avuto il seguito sperato ed alle dimissioni di Ferrigno sono succedute quelle di Agnello e Costantino, per cui la nomina del consiglio di amministrazione è saltata. Non dovesse essere eletto nella prossima seduta significherebbe invitare il presidente del consiglio dei revisori dei conti, dottor Giuseppe Gervasi, prendere i libri contabili, andare in tribunale e dichiarare il fallimento della società con tutte le conseguenze del capo, perché,si può anche dire il contrario, ma, in questo momento, i sindaci non sono nelle condizioni di poter gestire il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e della raccolta differenziata. Non bisogna dimenticare che i 15 milioni e 500 mila euro che saranno concessi dall’assessorato regionale al Bilancio, saranno restituiti dai sindaci alla Regione in tre annualità a cominciare dal 2010 ed nel corso di questi anni i sindaci dovranno attivarsi perché gli utenti paghino le bollette, anche quelle arretrate.