Enna: Ritorna il premio Neglia

Dopo molti anni di assenza, ritornerà ad Enna nel marzo del 2010 uno degli appuntamenti più prestigiosi per la comunità ennese e per gli amanti della musica. Si tratta del Premio per pianisti e cantanti lirici “Francesco Paolo Neglia”, istituito dal Comune capoluogo nel maggio del 1964 per onorare la memoria dell’illustre musicista ennese, vissuto tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, ma purtroppo non più organizzato a partire dall’inizio degli anni Novanta. L’attuale amministrazione comunale, infatti, come ha riferito l’assessore alla Cultura Claudia Cozzo, ha manifestato la volontà di ripristinare il concorso internazionale per esecutori strumentali, pianisti e cantanti lirici, avendo constatato anche un riscontro positivo da parte delle commissioni consiliari competenti relativamente alla regolamentazione e alla gestione dello stesso premio. Salvo imprevisti il premio dovrebbe ripartire l’anno prossimo.
Francesco Paolo Neglia, nato ad Enna il 22 maggio 1874, è stato uno dei personaggi più illustri della città di Enna. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti di violino e composizione dal padre e dal nonno, a 19 anni divenne violinista del Duomo di Enna e, nello stesso periodo, conseguì il Diploma di insegnante elementare a Piazza Armerina. Studiò presso il Conservatorio di Palermo conseguendo nel giro di pochi anni il diploma in violino, trombone e composizione e ottenendo un posto come violinista nell’orchestra del Teatro Massimo. Si trasferì dapprima a Milano assieme alla moglie Marie Dibbern e successivamente ad Amburgo. Tra le composizioni del Neglia meritano di essere ricordate le opere giovanili Inno a S. Anna, Intermezzo breve e Parata d’eroi, l’opera Zelia, un dramma lirico in due atti e un epilogo, la Sinfonia n.1 in re minore e n.2, un’Ave Maria e la suite sinfonica Tre quadri di vita veneziana. Non si distinse solamente nel campo della composizione, ma Neglia fu apprezzato anche come didatta, direttore d’orchestra, imprenditore e innovatore: fondò, infatti, il primo conservatorio di Amburgo, il Neglia Conservatorium; come direttore d’orchestra fecero epoca le sue direzioni delle sinfonie di Beethoven; fu il primo a far conoscere ai tedeschi il sinfonismo bruckneriano. Con lo scoppio della prima guerra mondiale fu costretto a rientrare in patria. Gli italiani e soprattutto i suoi concittadini guardarono con indifferenza il grande compositore e malgrado la fama e l’interessamento di celebri musicisti come Strauss e Puccini, nessun teatro e nessuna associazione gli affidò mai un’opera o un concerto da dirigere, nessun funzionario gli aprì le porte del conservatorio, nessuno eseguì mai una sua composizione. La città di Enna lo accolse duramente, considerandolo addirittura una spia tedesca. Negli ultimi anni, fu insegnante elementare nei due piccoli paesi di Vanzago e Cerro Maggiore e a Legnano fondò il Liceo Musicale “G. Verdi”. Nel frattempo sopraggiunse la nefrite, malattia che lo portò alla morte il 31 luglio 1932 all’età di 58 anni a Intra sul Lago Maggiore. Nell’estate del 1981 i familiari del musicista scrissero una lettera al Comune di Enna esprimendo la volontà che tutti i cimeli del maestro venissero donati alla città natale.
Il ripristino del “Premio Francesco Paolo Neglia” rappresenta indubbiamente un fatto di straordinaria importanza per la città di Enna, sperando che in futuro venga prestata, da parte degli organi competenti, la dovuta attenzione per la cultura, l’arte e la storia ennese, da utilizzare come volano per un’auspicabile rinascita della città.

Filippo Maria Occhino