Sicilia. Impianto off shore Butera

CATANIA – La realizzazione di un impianto eolico off shore al largo delle coste di Butera, non fa parte dell’accordo firmato dalla Presidenza della Regione e dall’Enel la scorsa settimana e che riguarda il rigassificatore di Porto Empedocle.
Il progetto off shore, presentato da altre società, sta seguendo un percorso amministrativo che non è interessato dall’accordo con l’Enel e che, proprio per le sue caratteristiche, dovrà ottenere il certificato di valutazione di impatto ambientale dal ministero dell’Ambiente.
Strumentalmente, in alcuni ambienti politici e amministrativi locali, si tenta di coinvolgere nella vicenda la Presidenza della Regione e l’accordo che ha permesso di avviare la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, che porta con sé innumerevoli ricadute positive per il territorio: dalla riqualificazione di siti industriali dismessi, al finanziamento di infrastrutture e iniziative promozionali.
Il progetto per l’impianto off shore al largo di Butera è uno dei progetti innovativi legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili a cui molti soggetti, compreso probabilmente la stessa Enel, guardano con attenzione: sarebbe infatti il primo realizzato nel Mediterraneo.
Ciò non esclude la massima attenzione della Regione alla salvaguardia dell’ambiente, delle attività turistiche e ricettive del litorale di Licata e a tutela delle marinerie della costa meridionale dell’isola.
L’accordo per il rigassificatore di Porto Empedocle prevede invece la manutenzione e l’ammodernamento degli impianti termoelettrici dell’Enel in Sicilia. E anche l’avvio di azioni per promuovere l’installazione negli edifici pubblici e privati di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. In linea con il Piano energetico regionale.

Gregorio Arena