Rimane in carcere il pedofilo, arrestato a Piazza Armerina

Piazza Armerina. Dopo l’interrogatorio, Il Gip presso il tribunale di Enna, Pasqualino Bruno, ha confermato l’arresto del presunto pedofilo, A.S. di 57 anni di Piazza Armerina, ritenuto responsabile di avere cercato di usare violenza sessuale nei confronto di un ragazzino di 13 anni, mentre lo stesso si trovava nella villetta della periferia armerina. A.S., che pare abbia fatto della parziali ammissioni nel corso dell’interrogatorio effettuato presso le carceri di Enna. Dunque, resta in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un minore di 14 anni. Il presunto pedofilo era stato arrestato venerdì scorso, subito dopo l’episodio violento, da parte degli agenti del commissariato di PS, diretto provvisoriamente dal dirigente Gabriele Presti. Secretate le dichiarazioni fatte nel corso dell’interrogatorio, ma pare che all’incalzare delle domande da parte del Gip, Pasqualino Bruno, e davanti al quadro accusatorio elaborato dagli agenti del commissariato, pare che vi siano state delle ammissioni. Nel corso delle indagini è intervenuta la Polizia Scientifica che è riuscita a raccogliere dei reperti all’interno della villetta, laddove si era verificata la violenza sessuale. Sulla base della ricostruzione fatta dagli agenti, il ragazzo, nel momento in cui stava subendo violenza, è riuscito a scappare, colpendo alla pancia con un pugno il suo violentatore, e poi andato a casa ha raccontato tutto ai familiari, che hanno presentato circostanziata denunzia. A.S. viene difeso dall’avvocato Sinuhe Curcuraci e pare che l’interrogatorio del Gip si sia svolto senza la presenza del suo difensore e pare che il giudice abbia nominato un difensore d’ufficio, per cui l’interrogatorio dovrebbe essere ripetuto per la verbalizzazione.