Enna. Soppressa quarta classe del Professionale

Enna. Sono… rimasti in tredici, ma sono decisi a dare battaglia in qualsiasi sede pur di far rispettare i loro diritti ed evitare che sulle loro famiglie e su loro stessi cadono difficoltà organizzative e finanziarie notevoli. Sono i 13 alunni della quarta classe del Professionale di Enna “Tecnico, abbigliamento e moda”, che secondo le disposizioni del Ministro Gelmini, data la esiguità degli alunni dovrebbe essere soppressa e i tredici distribuiti, a seconda della scelta, nelle quarte classi similari di Centuripe e Piazza Armerina con tutte le conseguenze del caso. Il primo ha lanciare l’allarme è stato l’assessore provinciale all’agricoltura e alla Pubblica Istruzione, Dario Cardaci, che opera nella scuola, il quale ha sollecitato un intervento sia del dirigente scolastico provinciale, Matteo Bonfiglio, sia del responsabile regionale Guido Di Stefano. Ora a muoversi sono gli stessi alunni, collaborati dai genitori, perché intravedono tante difficoltà per proseguire negli studi, in quanto un trasferimento a Piazza Armerina o addirittura a Centuripe, dove i collegamenti sono scarsi, significherebbe impegnare per un’intera giornata i ragazzi, che provengono per la maggior parte da Assoro, mentre solo due sono di Enna, avrebbero poche possibilità per studiare. Alunni ,genitori e qualche docente hanno deciso di organizzare una “marcia su Palermo” per andare a discutere di questo problema con il responsabile regionale, dottor Guido Di Stefano, e pare che un incontro sarà possibile lunedì 28 settembre. Alla riunione sarà presente anche la preside del Professionale Paola Rubino. La preoccupazione è tante non solo perché i tredici alunni di quest’anno rischiano di finire il loro ciclo di studi in una sede diversa da quella dove hanno iniziato a studiare, ma potrebbe essere deleterio per tutto il corso, perché nessuno lo andrebbe a frequentare sapendo che al quarto anno dovranno spostarsi in altra sede. Il corso ha avuto concretamente dei riconoscimenti validi, avendo partecipato a diverse manifestazione regionali, dove hanno fatto vedere il loro estro e la loro bravura. Per i tredici ragazzi andare a studiare a Piazza Armerina significa triplicare i costi ed impegnare l’intera giornata per il trasferimento, avendo poche possibilità per studiare. E’ una battaglia difficile quella che docenti, genitori ed alunni stanno intraprendendo, ma è una battaglia importante che potrebbe avere riflessi positivi o negativi in futuro per lo stesso Istituto Professionale.