Enna. Realizzazione scala mobile, parere negativo da Assessorato regionale e Provincia
Enna-Cronaca - 04/10/2009
Enna. Sulla scala mobile, che dovrebbe realizzarsi per collegare la zona di villa Pisciotto con piazza Vittorio Emanuele, centro storico, finanziamento del Cipe di 30 milioni, si addensano altri nubi pericolose, perché pare che l’assessorato regionale al territorio ed ambiente ha espresso, in autotutela, il suo parere sfavorevole, dopo che ad agosto aveva espresso parere favorevole alla realizzazione dell’opera, ma con qualche distinguo nel senso che si sarebbero dovute realizzare prima delle opere di consolidamento delle pendici per una situazione geomorfologia precaria. L’arrivo di questo ulteriore parere negativo da parte dell’assessorato regionale, mette in forse tutto l’iter burocratico dell’opera, che era avviato a rispettare i tempi importi dal Cipe, nel senso che entro il 31 dicembre di quest’anno, si era nelle condizioni di consegnare i lavori alla ditta o all’associazione temporanea di imprese che si sarebbe aggiudicato l’appalto concorso. Questo ennesimo parere sfavorevole, dopo quello del Genio Civile, pervenuto al presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, mette in discussione tutto quello che si è fatto sino a questo momento per la realizzazione della scala mobile. Non bisogna dimenticare che sabato 24 settembre, si sono svolte le prequalifiche e delle 13 imprese o associazioni di imprese, 12 sono state ammesse all’appalto concorso, perché avevano i requisiti per partecipare, quindi era stato dato loro il via per la realizzazione del progetto. Queste ditte hanno già affrontate delle spese (circa 400 mila euro) ed altre ne hanno affrontate per iniziare ad elaborare la documentazione necessaria per partecipare ad un appalto concorso, perché i tempi imposti sono stretti, e tutte e 12 le imprese entro il 17 novembre avrebbero dovuto definire tutto. E’ chiaro che tra qualche giorno il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, dovrà recarsi, assieme all’ingegnere Giovanni Petronio, che ha seguito da vicino tutto l’iter di questo progetto, presso l’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente per cercare di sapere cosa ha provocato il cambiamento di parere e quali possibilità si hanno per far riprendere il cammino all’iter burocratico, a meno che non ci sia la volontà politica regionale di non far realizzare quest’opera per poi stornare ad altra provincia il finanziamento di 30 milioni di euro, così come era stato detto, qualche settimana fa nell’ambiente politico-amministrativo della Regione.