Pietraperzia. Quattro per le poltrona di Sindaco
Enna-Cronaca - 04/10/2009
PIETRAPERZIA. Ormai è certo che a voler occupare la poltrona del sindaco Caterina Bevilacqua si sono fatti avanti in quattro: il dottor Enzo Calì, che è stato candidato ufficialmente dell’Udc, come partito di centro che guarda a sinistra. Gli organi ragionali e provinciale hanno sancita la poltrona del trentennale consigliere comunale ed assessore Enzo Calì. L’avvocato Gino Palascino che appartiene al Popolo della libertà ed il dottor Vincenzo Emma pure per il Pdl. A sinistra vi è la candidatura di Pino Vancheri, direttore generale della poste di Caltanissetta. Lo MPA avrebbe un candidato vincente di sicuro successo il dottor Antonio Viola, ma che ha annunziato che i suoi impegni di lavoro non gli consentono di avere altro tempo libero. Pino Vancheri in ogni elezione è stato sempre proposto come candidato, ma poi generosamente ha dato spazio agli altri.
Per la scelta del candidato di destra il dottor Dante Ferreri ho comunicato che le “primarie” sono il modo migliore per scegliere il candidato a sindaco; l’invito è rivolto all’Udc per il dottor Enzo Calì, che dichiara che il suo partito è di centro e quindi la proposta a loro non serve. Il dottor Dante Ferrari ha diramato un documento dove propone che a livello provinciale e locale si trovi una forma di dialogo e di collaborazione.
L’altro ieri, però, l’onorevole Ugo Grimaldi ha diramato un comunicato stampa che apprezza lo sforzo fatto nel Pdl nell’eleggere l’avvocato Elio Guarnaccia coordinatore provvisorio. Nella sinistra si evince che si possa andare anche ad un bipartito UDC e Pd.
Il dottor Dante Ferrari chiude il suo documento affermando: “Contemporaneamente dobbiamo sforzarci di ricercare nei comuni, nei quali andremo a breve a votare, soluzioni che partano dall’unità vera della coalizione senza la quale siamo destinati incontrovertibilmente a perdere; riuniamoci quanto prima nei comuni coinvolgendo sin da subito i nostri referenti locali nei confronti dei quali abbiamo il dovere di ricercare le soluzioni migliori che siano contemporaneamente le più vincenti e le più coerenti”.
In tutto questo marasma non è improbabili che all’unanimità si preghi Caterina Bevilacqua di continuare a fare il suo secondo mandato.
Giuseppe Carà