Enna. Si è tenuta ieri sera presso la Sala Cerere del Comune di Enna la riunione urgente indetta dall’assessore alle Attività Produttive, Tonino Palma, per informare i commercianti e gli artigiani del centro storico sulla imminente scadenza del 31 ottobre dell’avviso che consente di accreditare, presso la Regione Siciliana, i Centri Commerciali Naturali.
Nonostante l’invito fosse esteso a tutti i commercianti e gli artigiani della via Roma e vie limitrofe e l’argomento particolarmente importante, la riunione ha visto la presenza di circa 40 persone tra imprenditori e rappresentanti delle organizzazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato, CASA e CLAAI.
Dopo l’introduzione dell’assessore Palma nella quale è stata esposta la strategia del Comune che vede come unica possibilità per fronteggiare la grave crisi in atto e la minaccia dei grandi centri commerciali, quella di istituire anche ad Enna, nel proprio centro storico, come già sperimentato in altre città europee prima ed ora anche in Italia, uno o due Centri Commerciali Naturali.
Ovvero aggregazioni di imprese che instistono nella stessa area e che decidono di consorziarsi per affrontare assieme il problema della crescita dell’attrattività del territorio, dello sviluppo economico e turistico, l’attuazione di interventi di tipo urbanistico e di arredo urbano, la promozione dei prodotti attraverso un marchio d’area, lo studio di fidelity card per attività di fidelizzazione della clientela, la qualificazione dei servizi e dei prodotti, l’accesso a finanziamenti specifici per la riqualificazione urbana, l’innovazione tecnologica, la formazione, il controllo e la sorveglianza del territorio, la organizzazione di eventi ed altre iniziative atte a dare un impulso alle attività economiche e rivitalizzare il centro storico.
Palma ha fatto comprendere a chiare lettere come interesse prioritario dell’amministrazione comunale sia quello di consentire a tutti gli imprenditori interessati di poter partecipare a questa iniziativa, che, per poter dare i suoi frutti, deve partire dal superamento del vecchio retaggio culturale che vede gli imprenditori locali diffidenti e restii a collaborare tra loro.
Per sostenere questo percorso l’amministrazione comunale ha istituito un tavolo operativo al quale concorrono le organizzazioni di categoria dell’artigianato e del commercio nonché la Camera di Commercio di Enna; ha istituito un apposito capitolo di spesa nel proprio bilancio; ha previsto nel regolamento del prestito d’onore un punteggio aggiuntivo per i giovani imprenditori che vogliono avviare un’attività imprenditoriale nel centro storico; ha predisposto infine una serie di iniziative ed eventi da effettuarsi nell’area individuata come possibile CCN.
Inoltre, come ha specificato Palma, non bisogna trascurare la grande opportunità offerta dalla Regione Siciliana che ha messo in bilancio 27 milioni di euro per il finanziamento dei Centri Commerciali Naturali siciliani, attraverso un bando che dovrebbe essere pubblicato a novembre.
Dopo la relazione dell’assessore Palma si è aperto un dibattito sulla opportunità o meno di istituire uno o due consorzi.
Sono stati tanti ed accorati gli interventi effettuati dagli imprenditori e dai rappresentanti di categoria presenti, alla fine si è giunti alla conclusione di avviarne due, di cui uno è già stato costituito per la parte bassa della via Roma, al quale possono aderire le altre imprese della stessa area che sono ancora interessate e almeno un altro da costituirsi per la zona di via Roma alta, da piazza Matteotti al Castello di Lombardia.
Visti i tempi ristretti, l’assessore ha invitato i soggetti interessati, a presentare entro tre giorni, presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Enna o alle organizzazioni di categoria di appartenenza, la manifestazione di interesse con la dichiarazione di impegno di costituirsi come consorzio e un certificato di iscrizione alla Camera di Commercio con dicitura antimafia.
Alla fine della riunione l’assessore Tonino Palma ha dichiarato: Penso che abbiamo avviato un percorso virtuoso che potrebbe aiutare le imprese ad uscire da questa crisi attraverso il superamento di un atteggiamento individualistico, affermando un nuovo modello di sviluppo fondato sulla messa a sistema delle migliori qualità della nostra imprenditoria e su una ritrovata identità territoriale fatta di storia, di cultura e di tradizioni.