Enna. Tassa rifiuti, restituzione Iva del 10%

Enna. Con la pronuncia n. 238 del 16 luglio la Corte Costituzionale, a seguito della remissione degli atti da parte del Giudice di Pace di Catania, ha evidenziato interessanti osservazioni circa la natura della tariffa di igiene ambientale. Intanto ha determinato che la TIA continui a rimanere, così come era la TARSU, una entrata di natura tributaria, per cui dall’importo indicato nelle fatture recapitate a tutti i contribuenti, bisogna togliere l’Iva del 10. Provvedimento questo che la Corte di Cassazione ha dichiarato essere retroattivo. Si tratta di una decisione che sta avendo delle ricadute rilevanti per una vasta platea di contribuenti. Sostanzialmente agli utenti, che hanno pagato la tassa rifiuti con tempestività e nel contempo con una notevole maggiorazione, che per certi aspetti, viene ritenuta illegittima, si è aggiunto un 10 per cento di Iva, che ha portato nelle bollette ad incrementi notevolissimi. La decisione della Corte di Cassazione potrebbe portare ad altri contenziosi, ma gli uffici, che devono emettere le bollette, quindi SiciliaAmbiente, che è la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in tutta la provincia di Enna, o l’Ato Rifiuti stanno predisponendo per chi ha pagato le bollette regolarmente dei conguagli. Molti utenti si sono recati presso gli uffici di SiciliaAmbiente per pagare le bollette si sono sentiti rispondere che per ora non devono pagare niente, perché la società sta attivando i relativi conteggi, in quanto deve restituire quell’Iva che è stata pagata nelle bollette precedenti. D’altra parte, conosciuta la sentenza della Corte di Cassazione sono stati in tanti a invitare la società SiciliaAmbiente ad avviare tutte le attività necessarie per la restituzione volontaria dell’Iva andando ad effettuare quei conguagli delle somme pagate in più e che riguardano esclusivamente l’Iva , che non avrebbe dovuto essere applicata perché si tratta di tributo comunale. Ovviamente questa decisione della Corte di Cassazione porta, di fatto, ad una diminuzione dell’importo delle bollette. L’utente, comunque, può benissimo chiedere, anche a mezzo lettera raccomandata, la restituzione dell’Iva oppure effettuare il conguaglio attraverso le bollette di pagamento della tassa rifiuti del 2009.