Panoramica e pendici di Enna
Enna-Cronaca - 15/10/2009
Enna. La riunione di martedì mattina alla Provincia per affrontare il delicato problema della rimessa in esercizio della provinciale 28, detta la Panoramica, che è l’ingresso nord-est del capoluogo , non è che abbia dato risultati probanti, anzi sono aumentati i dubbi prima che l’assessore provinciale alle infrastrutture, Filippo Faraci, organizzasse questa riunione, che la si potrebbe paragonare ad una Conferenza di servizi, senza un progetto stabile. Intanto c’è da discutere sui finanziamenti, se cioè chiedere che gli stessi arrivino dalla Protezione Civile oppure se c’è, veramente, la possibilità di utilizzare parte di quei 30 milioni che erano stati stanziati per la famosa scala mobile, bloccata da problemi politici, tecnici ed amministrativi. Le alternative di carattere tecnico presentate dall’Ufficio tecnico provinciale non hanno suscitato grandi entusiasmi, specie nei rappresentanti del comune capoluogo (sindaco Agnello, assessori Chiarandà e Spampinato), che guardano con ritrosia alla realizzazione di una galleria, che andrebbe a congiungersi con la provinciale “51”, che si trova sotto il Castello di Lombardia. Da un esame di carattere generale pare che la maggior parte dei presenti alla conferenza è favorevole al ripristino della strada, andando a rimettere in sesto le campate crollate, rafforzare quelle esistenti e che sono rimaste in piedi, ma che presentano qualche problema di stabilità, e soprattutto rafforzare la base e migliorare la sistemazione idraulica di queste basi. Nel contempo il comune capoluogo dovrebbe migliorare e consolidare le pendici sovrastanti per evitare che l’ossigenazione delle argille sabbiose di cui sono fatte le pendici possano diventare con il tempo detriti e, quindi, cadere sulla strada provinciale. Un intervento di questo genere sarebbe sicuramente più rapido e meno costoso. Il sindaco Agnello continua a sostenere la necessità di un intervento razionale ma anche rapido perché questa strada, strategicamente, è importante non solo per il capoluogo, ma anche per i comuni della zona nord della provincia, e in caso di chiusura di qualche altra strada di accesso, si rischierebbe l’isolamento della città. I presenti alla riunione si sono impegnati a rivedersi in tempi brevi perché una soluzione va ricercata e con una certa immediatezza, per cui non bisogna aspettare tanto, ma soprattutto, e qui il compito specifico è del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, e dell’assessore Filippo Faraci, è quello di far sapere con tanta urgenza come e chi dovrà finanziare la realizzazione di queste opere da effettuare sulla strada.