Rifiuti Enna: Incontro tra Prefetto e Sindaci su pignoramenti ai Comuni
Enna-Cronaca - 15/10/2009
Enna. Una riunione interlocutoria quella che si è svolta ieri mattina, presieduta dal prefetto, Giuliana Perrotta, collaborato dal vice prefetto, Enzo Floridia, in Prefettura presenti dodici sindaci del territorio ennese, molti dei quali hanno problemi con il Credito Siciliano, che ha inviato atti di pignoramento per recuperare i 6 milioni e mezzo di euro, che l’istituto di credito aveva anticipato alla società SiciliaAmbiente, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani. A chiedere l’intervento del Prefetto era stato il sindaco di Regalbuto, rappresentante dell’Anci, Gaetano Punzi (n.d.r. a proposito rinnoviamo gli auguri a lui e alla moglie Barabara per la nascita della splendida bambina Sveva), il quale, tenuto conto che c’erano molti sindaci preoccupati per queste procedure di pignoramento che metterebbero in crisi le amministrazioni comunali interessati, chiedevano un intervento della rappresentante del Governo, soprattutto perché qualche magistrato (la dottoressa Di Rienzo) ha già provveduto per il comune di Piazza Armerina ad emettere un deliberato di sospensione dell’esecutività dell’atto di pignoramento, facendo respirare il comune interessato, mentre un altro giudice del tribunale non lo ha fatto per altri comuni. Nella sostanza i sindaci chiedevano un intervento della dottoressa Perrotta per ottenere lo stesso trattamento del comune di Piazza Armerina, in attesa che l’assemblea dei sindaci, la cui riunione è prevista per il 27 ottobre, esamini la situazione e decida quale comportamento adottare nei confronti del Credito Siciliano. Proprio i dirigenti dell’istituto di credito, sollecitati dal presidente della commissione di liquidazione, Salvatore Ragonese, si era impegnati a non soprassedere negli atti di pignoramento qualora l’assemblea dei sindaci, presenti un piano di rientro della somma anticipata a suo tempo. Situazione, dunque, molto complessa e di difficile soluzione visto che è necessaria la collaborazione di tutti. Il maggior debito lo ha il comune capoluogo, che deve un pagamento di circa due milioni e mezzo, e sono soldi che dovrebbero rientrare nel dissesto finanziario visto che lo stesso fu dichiarato nel dicembre del 2005.