Enna. Diminuiti gli incendi estivi più colpita Piazza Armerina

Enna. È stata una stagione antincendio senza particolari fenomeni negativi quella che si è appena chiusa nella provincia ennese perché, dati alla mano, il lavoro avviato dall’ispettorato ripartimentale delle foreste di Enna è risultato essere ottimo avendone limitato al massimo ogni tipo di incendio. A tracciare l’attività svolta in questi mesi è stato l’ing. Francesco Di Francesco, dirigente dell’ispettorato ripartimentale delle foreste di Enna: “Le attività svolte ci gratificano sia perché non c’è stata nessuna perdita di boschi sia perché la superficie percorsa dagli incendi è diminuita” dice Di Francesco che parla di risultati confortanti nonché del riscontro “dell’ottima risposta avuta dalla nostra macchina organizzativa che ha coinvolto tutto il personale”. Il numero di incendi registrati è stato di 911 a fronte dei 1662 del 2008, ben 751 incendi in meno che sono frutto del duro lavoro, anche repressivo, svolto dal personale dell’ispettorato forestale; quasi tutti purtroppo sono d’origine dolosa. Di questi interventi 441 sono stati svolti nel territorio di Piazza Armerina, 214 in quello di Enna, 109 ad Agira, 101 a Pietraperzia, 28 a Troina e 18 a Nicosia. Gli interventi aerei sono stati 14, 57 gli interventi compiuti insieme ai vigili del fuoco, mentre sono stati 22 gli ettari di bosco demaniali colpiti di cui 14 solo nel territorio di Piazza Armerina; il totale di ettari colpiti dal fuoco sono stati 951.
“Abbiamo messo in campo un’intensa attività tecnica attraverso specifiche unità che usano strumentazioni Gps – ha spiegato l’ing. Di Francesco che spiega – C’è stata una serie attività di sinergia con i sei distaccamenti che operano in autonomia, abbiamo inoltre registrato un’ottima attività di polizia giudiziaria tesa ad individuare i responsabili degli incendi”; questa attività lo scorso anno portò all’arresto di un uomo segno che dà dei buoni risultati ha spiegato il dirigente dell’ispettorato forestale che ha sottolineato l’importante collaborazione con le forze di polizia, i vigili del fuoco, la protezione civile che ha garantito la presenza di uomini, ma anche con gli enti locali e l’Anas. “Nella diminuizione degli incendi riteniamo che sia stato importante l’impiego di mezzi più piccoli, più veloci e più versatili, abbiamo calcolato che dal momento in cui è stato avvistato l’incendio abbiamo impiegato 22 minuti per raggiungerlo”. Gli operai impiegati sono stati circa 680 divisi tra le diverse categorie come ad esempio i torrettisti o i sabisti. In questi mesi, anticipa Di Francesco, verrà redatto il piano incendi per migliorare l’attività antincendio del prossimo anno e “c’è l’intenzione di chiedere mezzi scarrabili che consentono di far arrivare in una determinata zona i mezzi” ha detto Di Francesco secondo il quale è stata fondamentale anche l’educazione ambientale nelle scuole e coordinata dal maresciallo De Luca perché ha dato una nuova sensibilità che “fa crescere più rispettoso l’uomo del domani”. Ma gli uomini dell’ispettorato forestale ennese in questi giorni hanno dato un contributo importante anche a Messina nelle zone colpite dall’alluvione, circa 40 uomini che “per noi sono motivo d’orgoglio” ha concluso l’ing. Francesco Di Francesco.
William Savoca