Rifiuti/Enna. Inesistente la raccolta differenziata

Enna. La “stagione dell’emergenza rifiuti”, che sta interessando tutta la Sicilia ed in particolare la provincia ennese a cominciare da domani andrà ad iniziare un nuovo percorso. Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo vuole dare una svolta decisiva verso il nuovo “Piano regionale dei rifiuti” e per questo motivo la Giunta di Governo nominerà una apposita Commissione tecnico-scientifica, di alto profilo professionale, con il compito di aggiornare il piano rifiuti della Regione, ormai vecchio di oltre sette anni. Il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, detterà alla Commissione tre principi innovativi che sono importanti: a) ogni provincia dovrà essere autosufficiente in materia di smaltimento dei rifiuti; b) la raccolta differenziata dovrà essere il presupposto dell’organizzazione del sistema; c) le tecnologie da applicare allo smaltimento dei rifiuti potranno essere, anch’esse, di diverso tipo, in quanto da adeguare alla realtà provinciale. Scendendo nel particolare ed in questo caso in provincia di Enna, si deve registrare la scarsa funzionalità della raccolta differenziata che ha la percentuale più bassa dell’intera Regione, attestandosi già da qualche anno a questa parte al 3 per cento. E dire che proprio Enna, rispetto alle altre provincia possiede a Dittaino un impianto di compostaggio, che consente di realizzare dalla parte umida dei rifiuti il “compost” che è un fertilizzante per l’agricoltura; a Gagliano, grazie ad un progetto dell’ingegnere Lucio Ferrigno, funzionario della Provincia regionale, esiste un impianto per la raccolta differenziata, che dovrebbe servire i comuni di Gagliano, Troina, Agira e Cerami. Si è sempre in attesa che venga acquistato un macchinario, che messo “a bocca” della discarica di Cozzo Vuturo dovrebbe poter macinare tutti i rifiuti da immettere in discarica, rendendo i rifiuti più facilmente sistemabili nella stessa discarica, lasciando fuori quella parte di rifiuti che potrà essere incenerita. Pare che per l’acquisto di questo macchinario, che probabilmente sarà reso obbligatorio, la Regione Sicilia concederà dei contributi. Il problema di fondo, comunque, è che, allo stato attuale,l’Ato Rifiuti ennese e di conseguenza SiciliaAmbiente, che è la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, si è fatto poco o niente per migliorare la raccolta differenziata che è importante per la razionalizzazione dei rifiuti e per diminuire l’entità delle bollette dei cittadini. La raccolta differenziata, se prima era difficile per problemi finanziari, ora non lo è, eppure la stessa, specie nel capoluogo, viene fatta in maniera irregolare e male, e non se ne capisce il perché, probabilmente manca una programmazione a questo proposito, anche se dovrebbe essere uno dei punti più qualificanti della gestione. Si è fatto qualcosa per lo smaltimento della carta provenienti dagli uffici degli enti, cominciare dalla Prefettura, ma per il resto niente.
Per non parlare dei cassonetti inutilizzabili, che rimangono ‘posteggiati’ ai bordi delle strade (esempio: in viale Diaz davanti l’ingersso dell’ASP dei quattro cassonetti per la raccolta due sono fuori uso da più di un anno, e le varie segnalazioni non sono prese in considerazione).