Enna: Turismo ko

Visitare Enna, il Castello di Lombardia, la Torre di Federico è diventato molto difficile e qualcuno rischia di rimanere chiuso dentro, in quanto la chiusura di questi monumenti a volte arriva in anticipo. Brutta avventura per un turista americano, che domenica sera, intorno alle 18, è rimasto chiuso all’interno del Castello di Lombardia e soltanto la casuale presenza sotto la scalinata dell’ingresso del castello di Lombardia di una guida turistica ennese, la signora Luisa Gardali Termini, e, in una fase successiva, l’intervento dell’assessore comunale alle attività produttive, Tonino Palma, ha consentito di risolvere il problema e liberare il turista americano, il quale, in pantaloncini, era traumatizzato dal freddo e dalla paura di rimanere dentro il castello. Mentre la signora Gardali spiegava ad un gruppo di turisti, provenienti dal Cral Fiat di Palermo, la storia del vecchio maniero, la stessa veniva avvertita da uno della comitiva, che c’era un signore dietro il cancello del Castello che gridava aiuto perché il custode aveva chiuso ed era rimasto dentro. Attraverso il cellulare veniva allertata una pattuglia della sezione volanti della Questura e successivamente dei vigili urbani, quindi, l’assessore Tonino Palma, di cui la signora aveva il cellulare. L’assessore riusciva a reperire il custode, il quale liberava il turista americano con tante scuse da parte dell’amministratore comunale. Tonino Palma, ieri mattina, ha voluto svolgere una piccola indagine per sapere come sono andate le cose, visto che il Castello è stato chiuso in anticipo, e soprattutto per cercare di rimediarvi per evitare che avvengano di questi episodi. Visitare turisticamente Enna è veramente difficile, anzi proibitivo, perché vi sono una serie di ostacoli, che spingono molto tour operator a consigliere “il salto di Enna”. Le prime difficoltà arrivano non appena giunti in città perchè l’autobus, solitamente un granturismo, essendo chiusa la provinciale “51” deve salire attraverso la via Pergusa e fermarsi in piazza Scelfo o al massimo in piazza Garibaldi, poi i turisti, a piedi, come è avvenuto domenica, devono salire sino al Castello di Lombardia, che non sempre è aperto, così come non sempre è aperta la villa per visitare la Torre di Federico. I servizi igienici, che si trovano nelle vicinanze del Castello sono aperti senza un orario regolare, dipende dalla volontà e la voglia del custode, anche se gli stessi risultano essere puliti. La signora Luisa Gardali è preoccupata perché sabato arriva un’altra comitiva di turisti e domenica pure, per cui rischia di trovare il Castello nuovamente chiuso, la Torre di Federico non visitabile, i gabinetti pure chiusi. Un biglietto da visita non certo esaltante quello che il capoluogo ennese offre a chi vorrebbe visitarlo, non dimenticando che anche le chiese sono molto spesso chiuse, non si sa per quale motivo e neanche a parlarne dei musei.

Antonella Santarelli