Comune Enna. Contrasti all’interno del PD rimette il mandato l’Assessore Tonino Palma

Enna. Si inasprisce la lotta all’interno del Partito Democratico tra i sostenitori di Bersani e quelli di Franceschini, a pochi giorni delle primarie. Il gruppo Bersani ha dato un proprio segnale abbandonando i lavori del Consiglio comunale e facendo mancare il numero legale e per risposta l’Assessore Tonino Palma, ha rimesso il mandato al Sindaco Agnello. In consiglio comunale è stato consumato un atto estremamente grave per la città, sia per i risvolti che può avere, ma soprattutto perché a metterlo in atto è stato un gruppo all’interno della stessa maggioranza.
Il Consiglio Comunale doveva semplicemente effettuare un atto dovuto, ovvero una presa d’atto relativa alle istanze presentate dai commercianti e dagli artigiani che operano nel centro storico per la istituzione di Centri Commerciali Naturali.
Questo era un obiettivo troppo importante per l’economia locale per il quale l’Amministrazione Comunale e la Camera di Commercio, insieme agli imprenditori e alle loro organizzazioni di rappresentanza abbiamo lavorato da mesi, per il quale sono state consumate una miriade di riunioni e persino un’assemblea cittadina, giorno 12 di questo mese, con gli imprenditori interessati che hanno apprezzato il modo con cui si è mossa l’amministrazione e con cui ha posto in essere le condizioni per poter costituire anche ad Enna i Centri Commerciali Naturali.
Quindi la posta in gioco era l’iniziativa messa in campo da piccoli imprenditori di Enna, che, non senza difficoltà, hanno deciso di costituirsi in consorzio per fronteggiare assieme la grave crisi in atto e per arginare la schiacciante concorrenza dei grandi centri commerciali che stanno invadendo il mercato.

Così l’Assessore Tonino Palma: “L’aver colpevolmente interrotto l’iter, per il quale la Regione prevede la scadenza perentoria del 31 ottobre, facendo venir meno il numero legale ieri sera in Consiglio, è una grave responsabilità che questo gruppo di consiglieri, votati dai cittadini per tutelare i loro interessi, si assume nei confronti di tutta la collettività ed in particolare del mondo economico locale.
E’ evidente che dietro questo gesto c’è un segnale politico ben preciso ed interessi che esulano quelli della collettività, che può essere letto come atto intimidatorio nei confronti di una città e di un’amministrazione.
Da parte mia oggi, dopo aver firmato il nuovo Bando per l’assegnazione dei lotti della Zona Artigiana, il Regolamento per il Prestito d’Onore e la proposta del Piano Commerciale rimetterò il mio mandato nelle mani del Sindaco, quale gesto di coerenza con un percorso ed un vissuto che da tempo mi vede a fianco e a tutela delle imprese, contro qualsiasi forma di prevaricazione e sopruso.
Qualcun altro invece deve avere il coraggio e l’onestà intellettuale di spiegare alle imprese ed ai cittadini il vero motivo che ha portato ad assumere un comportamento così grave, lesivo degli interessi della collettività”.