Enna. L’omaggio ad Antonio Maddeo

Enna. Una serie d’iniziative, nella Galleria Civica di Enna, è stata organizzata per ricordare e rendere omaggio ad Antonio Maddeo, autore e regista teatrale e cinematografico, in occasione del 15° anniversario della dipartita. L’iniziativa, che si deve al Centro Studi a lui intitolato e presieduto dalla figlia Stefania, ha ottenuto un enorme successo. La presentazione dell’autore- regista, della sua personalità, dell’attività da lui svolta, da parte del professore universitario Liborio Termine è stata ascoltata con interesse e nel massimo silenzio. La mostra documentaria ha registrato un alto numero di visitatori, mentre la proiezione dei suoi cortometraggi, ha rilevato non solo la bravura, ma anche l’attualità dei contenuti espressi. Maddeo, non capito nel suo ambiente, che spesso lo osteggiava, ma apprezzato in Italia e all’estero, all’insegna del cinema e del teatro, ha fatto un’operazione culturale ad ampio raggio. In questi due settori è stato un innovatore. Nel cinema, pur riallacciandosi alla tradizione siciliana, va oltre ed alcuni spezzoni dei suoi filmati fanno pensare a Fellini. Maddeo crea il suo cinema sul Set e parte dallo spazio per creare la struttura drammaturgica, non predilige gli attori professionisti ma ama costruirli personalmente sulla scena. Il suo teatro, inoltre, a differenza di quello pirandelliano, che è il teatro della parola, è il teatro dell’azione. La parola è inutile, pesano più i gesti e le espressioni per rilevare l’essenza del personaggio. Il suo è un teatro di rottura, d’avanguardia e grande scalpore suscitò lo spettacolo “Il bambino va mangiato condito” in cui mette in risalto i condizionamenti che il bambino subisce a partire dalla famiglia, dalla scuola ed infine dalla stessa società. Ai bambini Maddeo dedica una particolare attenzione e per loro crea un corso di pantomime. Per merito di Maddeo e della cooperativa “Nuove Proposte” da lui fondata, il teatro entra nelle scuole e nei posti di lavoro. Esito felice ha ottenuto l’iniziativa realizzata nelle scuole elementari “De Amicis” e “Paolo Arisio”, in virtù delle quali gli alunni nelle vesti di registi, costumisti ed attori hanno allestito uno spettacolo delizioso: “Cioè, ovvero il consumismo” e “L’acca in fuga”. Per la gioia dei bambini e degli adulti, Maddeo creò il “Centro di valorizzazione del teatro dei Burattini e delle Marionette”, la più antica e genuina manifestazione di teatro popolare seguita con interesse già dal 1700. Psicologo e sociologo, Maddeo, nella sua produzione artistica tiene presenti avvenimenti passati e recenti: “La carestia” ricorda il tumulto popolare dei catanesi, nel 1798, dovuto alla scarsità del raccolto, e “Salvatore Giuliano” che descrive una figura esemplare che esprime un momento di grande trasformazione riguardante non solo la storia e la società, ma anche la cultura che da popolare diventa di massa. Il nostro autore, che anche nella previsione per il futuro, in “Immagini del terzo millennio”, offre un’immagine dell’eredità che lasciamo alle generazioni future, un’eredità fatta di guerre, di droga, di consumismo e di razzismo, ma anche di progresso tecnologico e di informatica.

Angioletta Giuffrè