A Pergusa l’assemblea della Consulta regionale Aggregazioni Laicali

Nel corso dell’assemblea tenutasi a Pergusa (Enna), presso l’Oasi Francescana, lo scorso 17 ottobre, alla presenza di Sua Ecc.za l’Arcivescovo Metropolita di Catania Mons.Salvatore Gristina, delegato della Conferenza Regionale Episcopale della Sicilia per l’apostolato dei laici, la Consulta CRAL – Sicilia ha approvato le linee attuative del programma quinquennale, approvato nel mese di marzo del 2009 (1)

I lavori sono stati aperti dal Segretario Generale della CRAL siciliana, avv.Alfio Di Pietro, che ha svolto la relazione introduttiva.

La consulta è il massimo organismo del laicato siciliano e ne fanno parte i rappresentanti delle consulte diocesane e delle aggregazioni laicali a raggio regionale ad essa accreditati (2).

A Pergusa erano rappresentate l’Azione Cattolica, il Movimento dei Focolari, la FUCI, l’Istituzione Teresiana, il Movimento per la vita, Rinnovamento dello Spirito, i Cursillos, l’Unitalsi, la Federazione delle Confraternite laicali, il Movimento Cristiano dei Lavoratori (MCL), i Consultori Familiari, Comunione e Liberazione, il CSI, il CIF, la S.Vincenzo, la Gioventù Francescana, Serra Club, le ACLI, l’AIMC, l’ACAI, il MAC, nonché nove consulte diocesane delle aggregazioni laicali (CDAL), e più specificamente quelle di Catania, Piazza Armerina, Caltanissetta, Patti, Monreale, Agrigento, Acireale, Caltagirone, Ragusa.

L’assemblea, è stata coordinata dalla segretaria della CRAL Prof. Vita Orlando (6) ed ha visto la partecipazione del direttore dell’Ufficio regionale del laicato e Assistente Presbitero della CRAL, Don Salvatore Fragapane.

Ad essa l’Arcivescovo Gristina ha portato il saluto dell’Arcivescovo Metropolita Salvatore Romeo Presidente della CESi, e, in apertura, ha voluto ricordare il dramma delle popolazioni colpite dall’alluvione nel messinese alle quali va la solidarietà del mondo cattolico e delle Caritas, accorse prontamente nei luoghi disastrati in aiuto degli sfollati.

Soffermandosi sul tema dell’unità della Chiesa e del servizio da rendere come laici a questa unità, Mons. Gristina ha sottolineato l’attenzione rivolta dalla CESi al ruolo dei laici nella società, per essere fermento di un umanesimo pregno dei valori evangelici, testimoniato dai cristiani.

E la CRAL della Sicilia si avvia a dare il suo contributo di compartecipazione responsabile ai bisogni della Chiesa e della società contemporanea.
Riferendosi ai mali che affliggono, in particolare, la nostra regione, il Segretario Generale Avv. Di Pietro ha rilevato che “non bastano più le posizioni, pur forti e rilevanti, assunte a più riprese dalla Conferenza Episcopale Siciliana, ma è viva la necessità e inderogabile il dovere di partecipare direttamente alla “costruzione sociale”, in un’opera che sappia essere di risanamento e, ad un tempo, di coesione e ricomposizione della nostra terra e che comprende, in sé, ed anzi presuppone la trasformazione delle nostre comunità ecclesiali in vere ed autentiche “case e scuole di comunione», tali da spingere e rendere capace chi vi si forma a riproporre all’esterno le stesse dinamiche (CEI, “Rigenerati per una speranza viva” n. 23: “Lo stile di comunione che si sperimenta nella comunità costituisce un tirocinio perché lo spirito di unità raggiunga i luoghi della vita ordinaria”). Si tratta – ha aggiunto – di un’opera che deve partire dalle parrocchie e dalle aggregazioni laicali, da quello che il prof. Savagnone (Chiesa e Mezzogiorno: la sollecitudine e le responsabilità delle Chiese, Relazione al Convegno Chiesa nel Sud) ha definito il “piano terra” della pastorale ordinaria, senza il cui pieno e consapevole coinvolgimento ogni sforzo rischia di rimanere vano”.
Nel tracciare, quindi, le linee attuative del programma quinquennale della Cral, il Segretario Generale ha voluto riaffermare con forza il valore, vitale per l’agire e la missione della Chiesa nel mondo, della “corresponsabilità dei laici”, nella convinzione – ha dichiarato – di essere chiamati, nella coessenzialità e nella reciprocità tra doni carismatici e doni istituzionali, non già a “rattoppare un vestito vecchio” ma a “confezionare un abito nuovo”, quello della comunione secondo lo stile trinitario”.

Il contributo offerto dalle numerose aggregazioni e movimenti tende a fare superare tutte le difficoltà che frenano o ostacolano la comunicazione e il dialogo tra cultura laica e cultura di ispirazione cristiana intorno ai valori della vita, dell’uguale dignità di ogni essere umano, del diritto al lavoro, della sussidiarietà, della libertà religiosa, dell’unità della famiglia umana universale.
L’associazionismo cattolico è infatti chiamato a fare emergere, in tutta la sua ricchezza, la cultura storica del passato dei laici credenti e quella in fieri, attraverso la testimonianza di una operatività generosa e protesa al bene comune.
E qui il dibattito si è fatto vivace sugli strumenti e sugli spazi nei quali fare emergere l’iniziativa del laicato aggregato.
Una prospettiva unitaria di tale azione richiede, infatti, una convergenza territoriale della presenza e delle attività di associazioni, movimenti, gruppi di preghiera, di assistenza, di volontariato,confraternite e, primariamente, intorno alla parrocchia, con momenti di socializzazione e di vita interparrocchiali, coordinati e stimolati dalle Consulte diocesane (CDAL) (4)

La ecclesiologia di comunione postula il superamento di una formale azione verticistica della CNAL,(2) delle CRAL o delle CDAL. Non bastano le consulte istituzionalizzate, se le associazioni che vi partecipano non trasferiscono progetti, impegni religiosi, culturali e sociali, unitari al loro interno e nel territorio di appartenenza. (5)

Andranno rinnovate, arricchendole di partecipazione ed integrate, quindi, le tradizionali forme di responsabilità monocratiche, come le feste patronali delegate spesso solo alle confraternite,la preparazione ai sacramenti lasciata ai catechisti, l’assistenza agli immigrati alle Caritas, le Promozioni Vocazionali agli uffici diocesani ed ai volenterosi Serra Club.
Una società complessa e interagente richiede al laicato, che ha scelto l’ecclesialità come suo compimento, un trasferimento di valori e di presenze per l’arricchimento reciproco di talenti, carismi, doni, vocazioni, missioni, per mostrare così, unitariamente, il volto vero del messaggio cristiano ed essere corresponsabili di quella ministerialità, che compete ai battezzati.(5)
Da quì l’attuazione, fra gli altri, del punto del programma della CRAL:”Ravvivare gli organismi di partecipazione ecclesiale, regionali, diocesani e parrocchiali e favorirne l’integrazione organica”.
L’obiettivo programmatico è quello di essere “laici protagonisti di un discernimento intellettuale e spirituale, capaci di valutazioni e di iniziative nella realtà secolare”.

La CRAL della Sicilia, dopo un’ampia discussione, ha approvato le linee attuative del programma, nell’ambito del quale viene ribadito il proposito di dar vita ad un Convegno regionale sulla “Corresponsabilità dei Laici nella comunione”, la cui concreta attuazione, però, tanto nei contenuti, quanto nelle modalità e forme di partecipazione sarà sottoposta – ha spiegato il Segretario Generale – al preliminare vaglio delle Chiese locali e dei rispettivi Pastori.

D’intesa con gli Ecc.mi Vescovi delle Chiese locali, la CRAL si prepara, intanto, ad incontrare le consulte diocesane delle aggregazioni laicali, nell’intento di favorirne la conoscenza e la stima reciproca e di coinvolgerle strettamente, pur nel doveroso rispetto della loro autonomia, nel proprio cammino e nelle proprie attività. Si tratta, ha spiegato il Segretario Generale, di cinque incontri che vedranno impegnato il Consiglio Direttivo fino al mese di marzo del prossimo anno e che saranno tenuti nelle città sedi delle Diocesi metropolitane (Palermo, Catania, Messina, Agrigento e Siracusa). In ognuna di esse si raduneranno congiuntamente le consulte diocesane operanti nel medesimo territorio metropolitano.

La CRAL ha, poi, presentato a Pergusa due interventi-relazioni sulla sanità in Sicilia (Dr.Nicola Piccione-medici cattolici) e sulla condizione delle carceri (tenuta dal dr.Bruno Di Stefano del S.E.A.C.-coordinamento enti e associazioni di volontariato penitenziario), mentre l’Azione cattolica ha annunciato per il 28 e 29 novembre un suo Convegno regionale.

Un dibattito ampio, appassionato, propositivo quello che ha caratterizzato l’assemblea di Pergusa. Hanno preso la parola, tra gli altri, Roberto Clementini e Pietro D’Addelfio della Confederazione delle Confraternite, Barbara Sgroi (segretaria della Cdal di Acireale), Luisa Loffredo (delegata regionale Azione Cattolica), Fabio Antoci (resp.regionale FUCI), Ferdinando Russo (MCL e Serra Club Monreale), Enzo Giamportone (Cursillos di Cristianità), Mons.Salvatore Fragapane (Assistente CRAL), Stefano Vitello (segretario CDAL Caltanissetta), Silvano Pintus (segretario CDAL Piazza Armerina), Don Mario Audino (ass.spir. Mov. Ap. Ciechi), Di Grandi (segretario CDAL di Caltagirone), il rappresentante regionale dell’AGESCI e numerosi altri.

P.S. In attesa dello spazio WEB nel sito CESi, (3) il sito della CDAL di Monreale (1) sarà lieto di ospitare, come in passato, nella Bacheca CRAL che ha costruito, la relazione di Pergusa del Segretario Generale avv.Di Pietro e la sintesi delle comunicazioni sulla sanità e sulle condizioni delle Carceri, presentate durante i lavori della assemblea di Pergusa. Nè mancheranno di diffondere tali relazioni i numerosi siti, blog, giornali online dell’associazionismo, che si ritrovano nella CRAL-Sicilia.

Ferdinando Russo
onnandorusso@libero.it

1) Vedi relazione programmatica CRAL in Bacheca CRAL nel sito www.cdal-monreale.it

2) Statuti CNAL e CRAL in www.chiesacattolica.it

3) Conferenza Episcopale Siciliana (CESi) sito provvisorio in costruzione www.chiesedisicilia.org

4) Consulta diocesana (CDAL) vedi www.cdal-monreale.it ed e.mail rosamaria.scuderi@tele2.it

5) F.Russo ,Approvato il programma CRAL in Bacheca CRAL ,www.cdal-monreale.it

6) Segretaria CRAL vita.orlando@libero.it