Pietraperzia. Riaperta al culto la chiesa San Rocco
Enna-Cronaca - 08/11/2009
Pietraperzia. Riaperta al culto la chiesa San Rocco, patrono di Pietraperzia assieme alla Madonna della Cava. Progettisti degli interventi sono stati l’architetto Giuseppe Paolino e l’ingegner Francesca Calì, mentre i lavori sono stati eseguiti dalla ditta Filippo Messina, esperto in opere di restauro. Il progetto è stato finanziato con fondi della CEI, della Diocesi di Piazza Armerina e della Parrocchia Santa Maria di Gesù.
A fine lavori si può affermare che alla comunità pietrina è stata data una chiesa che primeggia per la sua bellezza e il suo elevato gusto di qualità. I lavori fatti consistono nella realizzazione di un magnifico soffitto a cassettoni, dalle linee semplici ed esseziali, realizzato in elementi quadrati in legno decorati con un rosone in pasta di legno dipinto color oro; esso, oltre alla funzione decorativa, naturalmente assolve alla funzione di copertura del vecchio soffitto piano in cui erano evidenti le sagome delle travi metalliche; inoltre è stato realizzato il nuovo sistema di arcate laterali e dell’arco che divide il presbiterio dalla navata, nate per mascherare i vecchi archi a timpano; è stata abbellita la nicchia di San Rocco, grazie alla realizzazione di due colonne in gesso sormontate da una trabeazione anch’essa in gesso con decorazioni color oro, in cui è stata posta la statua di San Rocco del 1600. Esternamente si è intervenuti effettuando la pulitura e il consolidamento della pietra, integrando o sostituendo le parti più degradate; una parte fondamentale degli interventi ha riguardato il rifacimento della copertura che si trovava in uno stato alquanto precario e sottodimensionato, causando infiltrazioni di acqua piovana e conseguenti problemi di formazione di muffe: la vecchia copertura è stata completamente svellita ed è stata realizzata la nuova con capriate, tavolato, strato di coibentazione e strato di impermeabilizzazione. Come servizio alla chiesa, si è realizzato un sala conferenze che può ospitare circa cinquecento persone.
Il rito di inaugurazione è stato presieduto dal vescovo Michele Pennisi, collaborato dal parroco Giovanni Bongiovanni; a conclusione del rito liturgico i tecnici Giuseppe Paolino e Francesca Calì, con diapositive e didascalie, hanno presentato un profilo parallelo tra la vecchia chiesa ed il nuovo gioiello realizzato.
In appendice, è stata realizzata una mostra di parati sacri di epoche diverse e di pregiato valore. L’organizzazione tecnica è stata curata dall’Archeoclub e dal suo intrepido presidente Andrea Rapisardi.
La chiesa è rimasta aperta tutto il giorno e migliaia sono stati i visitatori che hanno avuto la possibilità di apprezzare la singolare chiesa che, a detta di tutti, è l’unica del paese che si presenta con raffinato gusto artistico.
Giuseppe Carà