Assenteismo all’ospedale Chiello di Piazza Armerina
Enna-Cronaca - 10/11/2009
Piazza Armerina. Ancora la Procura della Repubblica ennese non ha assegnato il proseguo delle indagini sui casi di assenteismo che si sono verificati all’ospedale Chiello di Piazza Armerina, dove qualche dipendente si assumeva il compito di andare a vidimare il cartellino dei colleghi. Gli uomini della Digos hanno seguito anche con l’ausilio di mezzi tecnologici per mesi l’ingresso e l’uscita dei dipendenti dell’ospedale armerino, filmando l’arrivo di quei dipendenti che avevano il compito di presentarsi presso il rilevatore elettronico e, quindi di visionare il cartellino dei colleghi. In questi casi di assenteismo sono implicati circa una trentina di dipendenti tra medici, infermieri, personale tecnico ed amministrativo ed uno di essi , un collaboratore amministrativo C.R. è stato sospeso per un mese (sino al 27 novembre prossimo) dal servizio da parte della Procura della Repubblica, che sta coordinando le indagini. Ora proprio la Procura della Repubblica dovrà affidare, probabilmente alla stessa Digos, il proseguimento delle indagini per vedere quali e quanti sono stati i casi di assenteismo e come si giustificheranno coloro i quali hanno assegnato ad altri il cartellino per segnalare la loro presenza in ufficio, pur essendo fuori per motivi personali. Addirittura uno dei dipendenti andava a firmare il cartellino, fornito da casco di motociclista, probabilmente per non farsi riconoscere , ed era proprio uno di quelli che aveva da dieci a quindici cartellini da “timbrare”. Tutte queste persone, che sono accusate del reato di truffa in concorso e falsità ideologica aggravata, dovranno essere interrogate, ma per fare questo è necessario che la Procura della Repubblica, ufficialmente, assegni l’incarico del proseguimento di indagini su degli episodi che hanno suscitato un certo scalpore nel mondo sanitario provinciale.