Messina. Il 2009 è l’anno sturziano; ricorre infatti il 50° anniversario della morte dello statista siciliano, Luigi Sturzo, morto a Roma l’8 agosto del 1959. Il cinquantenario è rafforzato anche dalla ricorrenza del 90° anniversario della nascita del Partito Popolare Italiano, da lui fondato nel gennaio 1919. Il Partito Popolare Italiano non esiste più, ma esiste il ben noto e corposo Partito Popolare Europeo. Le prime manifestazioni si sono tenute tra Catania e Caltagirone (città dove Sturzo è nato) nell’ottobre scorso. Iniziative a carattere culturale e di approfondimento si concentreranno di più nei giorni attorno al 26 novembre, che è il giorno in cui Sturzo nacque nel 1871. Ci sarà un Convegno a Roma tenuto da studiosi presso l’Istituto Luigi Sturzo, e un Convegno a Messina il 25 novembre 2009 nell’Aula Magna dell’Università (ore 9,30). Messina così dimostra, ancora una volta, di essere inserita in un circuito culturale nazionale ed europeo.
Il Convegno “LUIGI STURZO, nel cinquantenario della morte e nel 90° anniversario del Partito Popolare Italiano” è promosso dal Dottorato di “Storia dell’Europa mediterranea” e riesce a concentrare in una sola giornata gli aspetti principali della poliedrica personalità di Sturzo, che è considerato il maggiore personaggio della Sicilia del XX secolo. Infatti Mons. Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina e Presidente della Commissione storica per la causa di beatificazione di Sturzo, tratterà l’aspetto sacerdotale e spirituale. Il Prof. Mario Tosti (ordinario di Storia moderna all’Università di Perugia e delegato del Rettore) inquadrerà il significato di Sturzo nella costruzione del Partito Popolare. Il Prof. Angelo Sindoni (Coordinatore del Dottorato) approfondirà un aspetto meno noto del meridionalismo sturziano, e cioè la sua lunga opera in favore di Messina in seguito al grande terremoto. Seguiranno testimonianze e interventi programmati.
Il Convegno ha il patrocinio dei maggiori centri di studio sullo statista calatino, e cioè l’Istituto Sturzo di Roma (che possiede il suo archivio personale), il Centro Internazionale di Studi Sturzo (Roma), l’Istituto di Sociologia Luigi Sturzo di Caltagirone, oltre che dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, della Pastorale universitaria e dell’associazione “Grifone”.

Angelo Sindoni