Salvato l’ospedale S.Stefano di Mazzarino
Enna-Cronaca - 21/11/2009
“La data del 20 novembre 2009 rimarrà nel cuore dei mazzarinesi e nella storia di questa città perché ha significato la vittoria di un popolo che ha voluto salvaguardare, con insistenza, il suo ospedale, il diritto alla salute di un comprensorio di 50000 abitanti”: sono le parole del sindaco Vincenzo D’Asaro all’indomani della presentazione, da parte del manager dell’Asp 2 di Caltanissetta, dott. Paolo Cantaro, della “rimodulazione della rete ospedaliera della provincia di Caltanissetta” che di fatto ha salvato l’ospedale di Mazzarino.
“Sono stati cinque mesi di lotta, di trepidazione, di speranza, di sostegno, di fiducia in tutti quegli uomini di buona volontà che con il loro operare ci hanno aiutato; voglio ringraziare prima di tutto i sindaci del comitato tecnico pro ospedale e sono: Angelo Ferrigno di Barrafranca; Salvatore Gattuso di Sommatino; Salvo Buttigè di Riesi e Luigi Casisi di Butera. Un caloroso e sentito grazie per tutto quello che hanno fatto al nuovo management dell’asp 2 di Caltanissetta ed in primo luogo al suo direttore generale, il dott. Paolo Cantaro, che ha dimostrato professionalità e serietà nel modo di condurre la vicenda Mazzarino; è stata ridata la giusta dignità a queste popolazioni che si sentivano scippate del diritto alla salute. Sono stati cinque mesi di lunghi incontri, di uno stressante lavoro diplomatico- prosegue il sindaco D’Asaro- che ci hanno visto anche incontrare con il presidente della Regione Sicilia, on. Raffaele Lombardo, che vogliamo ringraziare per quello che ha fatto assieme all’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo. Vorrei ringraziare soprattutto il dott. Mario Zappia, capo segreteria tecnica dell’assessorato regionale alla sanità, per i preziosi contributi che ci ha fornito in tempi non sospetti, prima del tragico evento della morte del giovane Filippo Li Gambi.
E’ stata una battaglia di civiltà, hanno vinto i mazzarinesi, i riesini, i buteresi, i sommatinesi ed i barresi, ha vinto la buona politica, ha vinto l’ascolto del territorio. Si volta pagina, grazie a tutti gli attori istituzionali e non che hanno dato il loro contributo per questa grande conquista di civiltà.”
Rispetto agli originari 420 posti per acuti, al distretto Cl 1 (che comprende i presidi ospedalieri di Mussomeli, San Cataldo e S.Elia) sono stati assegnati 402 posti mentre nella zona Sud, al distretto Cl 2 (che comprende i presidi ospedalieri di Gela, Niscemi e Mazzarino) sono stati assegnati 274 posti letto, rispetto agli originari 256. Nello specifico all’ospedale S.Stefano di Mazzarino sono stati assegnati 12 posti letto per acuti nella divisione di chirurgia e 12 posti letto per acuti nella divisione di medicina oltre a complessivi 16 posti letto per la lungodegenza e la riabilitazione per un complessivo di 40 posti letto (rispetto agli attuali 32 posti letto). Da aggiungere, inoltre, sei posti di osservazione nell’area del pronto soccorso ed i servizi senza posti letto che sono: patologia clinica, radiologia, area di pronto soccorso con 6 posti di osservazione, anestesia, direzione sanitaria.
Inoltre è prevista un’area di pronto soccorso per far fronte alle situazioni di emergenza-urgenza, collegata a posti letto di osservazione; ambulanza di tipo A medicalizzata per i trasferimenti in altre strutture; la costruzione di una elisuperfice; servizio di telemedicina; day surgery; allocazione e potenziamento nella struttura delle attività di specialistica interna, con particolare attenzione alle branche a visita più richieste; attivazione di una Utap su h12; attivazione dei servizi di assistenza domiciliare integrata, in collaborazione con i comuni, ai sensi della L.328/2000 in materia di integrazione socio sanitaria.
I sindaci, durante la conferenza dei sindaci di venerdì mattina, hanno voluto una settimana di tempo per valutare con il territorio tale proposta, che sarà certamente condivisa, e torneranno a riunirsi mercoledì prossimo per la definitiva approvazione del documento da trasmettere all’assessorato regionale alla Sanità per la relativa modifica del decreto in sintonia con i funzionari del Ministero della Sanità.