Enna. Replica a dichiarazioni on.Leanza da PdL Sicilia: “L’onore di essere amici di Grimaldi e non di Leanza”
Enna-Cronaca - 05/12/2009
Enna. Immediata replica alle dichiarazioni del deputato on.Edoardo Leanza, a seguito della bocciatura delle variazioni di bilancio all’Amministrazione di centro destra della Provincia regionale di Enna da parte dell’ing. Calogero Lociuro, Dirigente Provinciale Pdl Sicilia.
“Ancora una volta l’On. Edoardo Leanza dimostra a tutti noi e all’intera collettività provinciale di vivere da extraterrestre in una provincia, quale quella di Enna, afflitta da seri e gravi problemi.
Il Dott. Leanza dimentica, infatti, che, prima della bocciatura della manovra economica, avvenuta nell’ultimo Consiglio provinciale, nello stesso consesso, la sua parte politica ha bocciato ben sette dei nove emendamenti proposti sia dall’opposizione che dai quattro consiglieri provinciali “dissidenti” di centro destra (Malfitano, Granata, Faraci e Sutera).
Tutti gli emendamenti proposti prevedevano, infatti, un incremento sostanziale di somme a favore della sicurezza degli edifici scolastici, della viabilità provinciale, dei beni archeologici e monumentali…altro che andare contro gli interessi della collettività!
Nessun emendamento proposto, inoltre, interessava variazioni all’interno dell’istituente capitolo relativo al trasferimento, da parte dello Stato, di € 13.680.000,00!
La verità è che, all’interno della manovra economica, oltre ad interventi importanti a favore del territorio ennese, vi erano altre “operazioni” volte al mantenimento di impegni e promesse assunti verso amministratori e soggetti “amici” Suoi e della “minoranza “ politica che ancora governa questa provincia. E precisamente si ci riferisce alla cifre non indifferenti previsti nella voce dei “Patrocini” presidenziali e nel capitolo “Sport, Turismo e Spettacolo”.
Questo, il consigliere Malfitano, insieme agli altri tre consiglieri “ribelli” e all’intera opposizione, ad esclusione del Consigliere provinciale Lupo, non lo hanno permesso. E tutto questo proprio in ossequio delle poche regole elettorali fissate in campagna elettorale, che facevano della trasparenza, della legalità e della collegialità, gli aspetti principali che dovevano contraddistinguere l’azione amministrativa della “Svolta Vera”.
Come prendere impegni seri e importanti con soggetti e amministratori di Enti Locali, senza avere la certezza dell’impegno di spesa? Di questo dovrà rispondere Lei, on. Leanza, e l’intera coalizione del Governo provinciale.
E poi, Dott. Leanza, proprio Lei parla di rispetto di regole elettorali, quando, sin dall’inizio del mandato del Presidente Monaco, non solo ha imposto ogni possibile veto all’ingresso in giunta della corrente politica facente capo all’On. Grimaldi ma ha permesso che uomini, che riconoscono in Lei il loro leader, perseguitassero con ogni tipo di azione legale, l’unico riferimento politico dell’On. Grimaldi presente in Consiglio provinciale, il Dott. Malfitano?!
E tutto questo perché, il Dott. Malfitano, subito dopo la sua proclamazione elettorale, ha deciso di essere amico dell’on. Ugo Grimaldi!!!
Lei, on. Leanza, non è vittima dei dissidenti o dell’opposizione ma il vero “Riccardo Muti” che ha cercato di “far fuori” la voce delle minoranze politiche presenti nella maggioranza, al fine di esercitare quel ruolo di MONARCA ASSOLUTO!… altro che interessi e amore per i bisogni e le necessità della gente!”.
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perd dovere di informazione riportiamo le dichiarazioni dell’on.Leanza:
“Leggo sulla stampa l’autorevole intervento del segretario provinciale del P.D., Avv. Giuseppe ARENA, e sento il dovere di ringraziarlo per avere espresso un giudizio sobrio, equilibrato e di alto profilo su un evento che egli stesso non esita a definire “clamoroso e politicamente grave”: la bocciatura delle variazioni di bilancio avvenuta la sera del 1° dicembre 2009, per opera del partito che egli rappresenta e di quattro consiglieri provinciali di Centrodestra, che i giornali definiscono “ribelli”.
Allo stesso tempo, però, chiedo all’Avv. Arena di farmi capire il perché tale evento venga da lui considerato il fallimento del Governo provinciale e del centrodestra.
Se la proposta di variazione, elaborata dal Governo, fosse stata bocciata perchè conteneva atti che andavano contro gli interessi della collettività, si potrebbe parlare di fallimento e sarei stato il primo a complimentarmi con quei consiglieri provinciali che hanno bocciato la variazione di bilancio. Ma visto che, a detta di tutti, la variazione conteneva una serie di interventi finanziari a favore dei Comuni, delle imprese produttive, delle scuole provinciali, delle associazioni culturali e sportive, garanzie per la spesa sociale a favore delle categorie svantaggiate, spese per pronti interventi e prevedeva inoltre l’istituzione di un apposito capitolo relativo al trasferimento, da parte dello Stato, di € 13.680.000,00 per la viabilità provinciale, consentendo l’avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori, sono costretto a rimandare ad altra data il piacere di complimentarmi con loro.
Se la coalizione di Centrodestra non si fosse impegnata a porre un argine al dilagante malcostume di singoli consiglieri che mirano, di volta in volta, ad alzare il loro prezzo o, peggio, a meditare vendette personali, allora sì, anche in questo caso, si potrebbe parlare di fallimento politico.
In merito, poi, alle motivazioni per le quali si è consumato questo grave danno per i cittadini ennesi, devo costatare con estrema amarezza, che ho fallito personalmente nel non essere riuscito a convincere i consiglieri GRANATA (UDC), SUTERA (AD) e FARACI (LA DESTRA) e MALFITANO (GRUPPO SIICLIA) a rispettare quelle poche regole che ci eravamo date quando elaboravamo il programma elettorale e l’accordo politico, che sono stati poi sottoposti agli elettori e da essi approvati con le elezioni provinciali del giugno 2008.
Ritengo, pertanto, che sia fallito solo un tentativo di condurre l’attività politica con rigore, in osservanza delle regole e rispettando la volontà popolare. A questo metodo io ero, e resto, legato e continuerò ad operare sullo stesso solco.
Colgo l‘occasione per ringraziarTi per lo stile che mostri in questo difficile momento che la politica sta attraversando a tutti i livelli, ma Ti prego di approfondire le tue riflessioni e di considerare meglio se sia veramente il caso di liquidare come fallito un Governo provinciale che sta, suo malgrado, faticando sotto il peso dei tanti problemi ereditati, rispetto ai quali Ti chiedo se il tuo partito possa considerarsi estraneo.
Mi auguro che qualcuno, meglio di me, sappia convincere quei consiglieri a rivedere le loro posizioni, riconducendoli al rispetto degli impegni assunti con gli elettori, nella distinzione dei ruoli che ciascuno svolge, senza svendere un patrimonio di valori che appartiene all’intera Politica ed alle Istituzioni. Se così non fosse, dovrò prendere le distanze da chi intende ricomporre sterili maggioranze numeriche, calpestando la dignità delle persone e disattendendo il voto popolare”.