Omicidio rapina Troina: Un’auto sospetta potrebbe risultare importante per le indagini

Troina. Bocche chiuse e stretto riserbo per le indagini relative all’uccisione del pregiudicato adranita, Massimo Brugali, 38 anni, ucciso dalla sua Smith Wesson 38, in colluttazione con il giovane Silvestro Felice, 27 anni, il figlio della titolare del Bar- tabaccheria “Il ritorno” di via Garibaldi. Il colonnello Vincenzo Cubisino ed il capitano Ettore Minniti del comando provinciale dei carabinieri, che conducono operativamente le indagini, ed il magistrato inquirente Daniela Cento, preferiscono il silenzio in questo momento in cui si stanno svolgendo atti che potrebbero dare concretezze a tutta la dinamica dell’omicidio, attraverso l’autopsia, affidata al medico legale Raffino, mentre qualche indicazione potrebbe arrivare dal ritrovamento di Lancia Y10 di colore verde in via Delle Nuciare, in pieno centro storico di Troina, poco vicino dal bar, rubata ad Adrano per cui appare probabile che Massimo Brugali, il rapinatore ucciso, ed il suo complice per arrivare a Troina abbiano utilizzato quest’auto, che aveva le chiavi nel cruscotto ed i finestrini aperti. L’auto, prima della tentata rapina di mercoledì, è stata vista più volte aggirarsi nel centro storico e nei pressi del bar. L’esame dell’auto potrebbe dare indicazioni, anche a livello di impronte digitali dei due rapinatori. I carabinieri sono convinti di essere vicini al secondo rapinatore, di cui tra l’altro, pare sia stato fatto un identikit e pare anche si tratti di un altro pregiudicato adranita, che era solito accompagnarsi con Massimo Brugali, mentre appare non certa la notizia che ci sia stato un terzo uomo, che aspettava proprio all’interno della Lancia Y10 i due complici per portarli via subito dopo la rapina. A Troina questa tentata rapina ha provocato preoccupazioni e paure, specie la sera anche perché qualche altro commerciante, sempre in via Garibaldi, ha subito furti con scasso per cui si ritiene che malavitosi abbiano puntato l’attenzione su Troina.