Lavori villa romana Piazza Armerina. Procura apre inchiesta. Interpellanza da Consigliere provinciale Malfitano

Inchiesta sui lavori di restauro un corso alla villa romana del Casale di Piazza Armerina. La procura di Enna ha aperto un fascicolo di indagine, al momento senza indagati dopo la presentazione di un esposto – denuncia presentato dal rappresentante di Confesercenti per le problematiche della Villa romana. L’esposto è supportato dal carteggio dettagliato attualmente all’esame della Procura ennese, chiede accertamenti sulle perizie di variante, sui costi di tali perizie, sulla realizzazione di strutture murarie portanti sulle preesistenti mura della Villa romana. A disporre l’apertura del fascicolo e l’espletamento degli accertamenti investigativi, è stato il procuratore capo di Enna Calogero Ferrotti.

E, sui ritardi accumulati sulla data prevista per la fine dei lavori di restauro e sulla data dei lavori esterni al sito archeologico anche l’interpellanza del Consigliere provinciale del PdL Sicilia, Sergio Malfitano, il quale in merito ai lavori di restauro in oggetto, riguardanti la protezione di mosaici e affreschi parietali, ritenuti, ad oggi, i più estesi ed affascinanti mai realizzati in epoca romana, di quella “casa di piacere”, dal 1997 nella World Heritage list dell’Unesco – 120 milioni di tessere musive per 4100 metri quadri (ben 36.000 per ogni metro quadro) di pavimentazione, dipinti murali, sculture, fontane e ben 58 colonne; alla luce della Misura 2.01 – Azione B – POR Sicilia 2000-2006, per cui è stato previsto un finanziamento di € 18.277.250,00 per i lavori in oggetto; considerato che il Consorzio Stabile Operatore Beni Culturali di Firenze, assegnatario dell’appalto, aveva a disposizione 22 mesi per il completamento dei lavori; visti i ritardi, fin qui accumulati, rispetto alla data di fine dei lavori e alla data di ultimazione dei lavori esterni del sito archeologico; prendendo atto dell’incontestabile ripercussione negativa che gli operatori turistici e commerciali dell’intero comprensorio provinciale hanno dovuto subire a causa dei suddetti ritardi; e vista la Delibera di C.P. n. 102 del 31.10.2009: Adesione all’Associazione province “UNESCU SUD ITALIA” ed approvazione dello Statuto; alla luce anche dell’imminente evento mondiale del Rientro della Venere di Morgantina che molto male si concilierebbe con una eventuale chiusura, seppure parziale, della Villa romana del Casale e di tutto quanto il resto del patrimonio storico – culturale della nostra Provincia; Il Consigliere Malfitano chiede
1. Quali cause e quali eventuali responsabilità hanno determinato i ritardi succitati?
2. Quali iniziative sono state fin qui assunte, dall’attuale A.P., per verificare sia l’esistenza di un eventuale crono-programma, per l’esecuzione dei lavori, che il rispetto dello stesso?
3. Quali iniziative sta già assumendo o vorrà assumere l’attuale A.P., al fine di garantire l’apertura dell’intero sito archeologico, magari in data certa, e non più procrastinabile, prossima o contestuale all’evento mondiale del rientro della Venere di Morgantina?
4. Quale la data certa?