Continua protesta lavoratori Scs al porto di Trapani

“Apprezziamo molto l’impegno del Prefetto di Trapani che ci ha chiesto tre giorni per acquisire i documenti e apprendere tutti i risvolti di questa vicenda, ma intanto andrà avanti la protesta dei 42 dipendenti della Scs che rimarranno in presidio permanente al porto, fino a che non otterranno risposte alla richiesta di tutela dei posti di lavoro”. Lo ha ribadito Nino Napoli Segretario Fit Cisl Portuali , al culmine dell’incontro che si è tenuto in Prefettura a Trapani sulla vertenza dei lavoratori della Scs, da ieri in presidio permanente al porto, sulla banchina e sulla gru dove 5 operai hanno trascorso già due notti al freddo. I lavoratori di fatto rimarranno sopra la gru a 20 metri di altezza e in presidio sulla banchina, non bloccheranno le operazioni di scarico delle navi ma l’uscita dei container dallo scalo portuale. Il prefetto si è impegnato a convocare tutte le parti in causa entro tre giorni per trovare una soluzione. La protesta è scoppiata dopo che la Scs, che si occupa di servizi portuali, ha comunicato ai sindacati l’avvio delle procedure di licenziamento per via del calo di commesse . Stamani momenti di tensione durante la protesta quando gli operai si sono sdraiati sotto la gru della ditta Trident, la società che ha ottenuto le autorizzazioni dall’autorità marittima nel 2008. L’impresa però non solo non ha apportato nuovi traffici e movimentazioni nello scalo ma utilizza il proprio personale. La Scs si è trovata dunque in difficoltà, con un carico di lavoro quasi pari a zero. “La Cisl di Trapani è in prima linea– spiega Giovanni Marino Segretario Usp Cisl di Trapani – affinché la vicenda vada a buon fine, oltre ad essere 42 padri di famiglia, i dipendenti della Scs sono lavoratori altamente qualificati . Abbiamo coinvolto il Prefetto con l’unico obiettivo di trovare una soluzione che tuteli i lavoratori sia della nuova impresa che della Scs, riteniamo che all’interno del porto di Trapani ci siano gli spazi per garantire il lavoro a tutti gli operai”.